"Mr. Obama, basta partite di golf: costano troppo". È quanto proposto, con tanto di emendamento, da un deputato repubblicano del Texas, Louie Gohmert, indignato dalla decisione dell’amministrazione di cancellare, a partire dal 9 marzo, le visite guidate organizzate alla Casa Bianca, come conseguenza dei tagli della spesa e del personale, previsti dal cosiddetto programma Sequester. Da qui la rappresaglia: attaccare la passione più cara del presidente (insieme al basket), le rilassanti partite sul green.
La tesi del parlamentare texano è chiara e semplice: se non ci sono i fondi per pagare il personale che accompagna il pubblico tra le stanze della Casa Bianca, allora non ci sono nemmeno, o non ci dovrebbero essere, per gli addetti alla sicurezza chiamati a vigilare Obama mentre dà libero sfogo alla sua passione."Nessun agente venga impiegato per trasportare Obama nei campi di golf sino a quando non torneranno a disposizione degli americani i celebri tours della Casa Bianca" la richiesta-protesta.
Secondo le stime citate dal deputato, ammonterebbe a un milione di dollari il costo delle frequenti partite, che ogni volta comportano l'utilizzo di oltre 300 ufficiali federali.
Ma come può una semplice partita di golf costare così tanto e pesare alle tasche dei contribuenti a stelle e strisce? Altre stime sostengono comunque che l’ultima trasferta golfistica di Obama in Florida in occasione del Presidential Day - quando duellò con Tiger Woods - è costata alle casse Nazione 78mila dollari. Non poco. Chissà cosa ne pensano i contribuenti chiamati a sacrifici quotidiani.Gohmert fa sul serio. Vedremo se Obama sarà costretto a dedicarsi solo alla palla a spicchi.
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