I ribelli che in Siria combattono per scalzare il governo di Bashar al-Assad contano al proprio interno una miriade di fazioni più o meno grandi. Tra queste si trova al-Nusra, fronte islamista che di recente al-Qaeda ha riconosciuto come unica entità rappresenta ufficialmente i jihadisti nel Paese.
Efficaci sul campo - a loro si deve la conquista di punti strategici, comprese alcune basi aeree strappate all'esercito regolare - gli uomini di al-Nusra si riconoscono per la scelta di indossare capi scuri, richiamo al nero della bandiera jihadista. Sono attivi soprattutto nel nord del Paese. La loro presenza è più sporadica attorno a Damasco, dove però cominciano a fare proseliti. Difficile conteggiare i ribelli legati al gruppo, che lotta per la creazione in Siria di uno Stato islamico. Di certo il numero continua a crescere, anche grazie ai mujaheddin che arrivano dall'estero a ingrossare le fila della lotta contro Bashar al-Assad, richiamati da tutto il Medio Oriente.
Il fronte siriano ha annunciato oggi di essersi unito a un secondo gruppo, lo Stato islamico dell'Iraq, che rappresenta al-Qaeda nel Paese di al-Maliki. La saldatura tra i due gruppi - secondo gli analisti - è in corso da tempo. Altri sostengono che non ci sia mai stata una reale differenza, che sotto al cappello di al-Nusra si siano sempre nascosti i qaedisti iracheni. Con oggi, qualunque sia la realtà, le due realtà formano un tutt'uno, lo Stato islamico dell'Iraq e del Levante.
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