La tresca di Hollande mette ko la first lady Giallo sulla garconniere

La compagna del presidente ricoverata dopo lo scoop sul tradimento. E si scopre che l'appartamento degli incontri è di un criminale corso

La tresca di Hollande mette ko la first lady Giallo sulla garconniere

Tombeur de femmes. Mai definizione fu più appropriata per descrivere il «seduttore» François Hollande, le cui tresche amorose, la probabile liaison clandestina con l'attrice Julie Gayet, svelata al mondo dal settimanale fracese Closer, hanno letteralmente steso, mandandola venerdì in ospedale per una crisi di nervi e stress nel giorno della pubblicazione dello scoop, la compagna ufficiale Valérie Trierweiler. Altro che «Rottweiler», come molti avevano soprannominato la première compagne, nota per il suo carattere di ferro e la sua ambizione sia nel lavoro, dove per decenni è stata firma di punta del settimanale Paris Match, sia nella vita privata, dove è stata capace di tenere dal 2006 una relazione clandestina con l'allora leader del Partito socialista e compagno ufficiale della candidata alle presidenziali, Ségolène Royal, mentre per il suo giornale si occupava del ruolo pubblico di lui seguendolo in ogni evento ufficiale. Ora è lei a ritrovarsi nei panni sporchi di tradita, di terzo incomodo, di première coi riflettori puntati addosso proprio quando vorrebbe che su tutto calasse il sipario. Proprio lei che con un gesto eclatante costrinse il neo-eletto presidente Hollande a un bacio plateale, in occasione della festa per l'elezione in piazza della Bastiglia nel maggio 2012, davanti agli occhi del mondo e soprattutto della ex compagna Ségolène, rimasta da allora - ironia della sorte e della sua perfidia - fuori dalla vita parlamentare di Francia, anche a causa di un suo tweet velenoso. Indiscrezioni del quotidiano Le Parisien la descrivevano ieri «molto abbattuta e provata dalle rivelazioni sulla presunta relazione tra il presidente e l'attrice Julie Gayet». Difficile non dar credito alle voci, edulcorate dall'Eliseo che si è premurato di precisare, a notizia ormai pubblica, che Valérie è stata ricoverata «per riposare ed essere sottoposta ad alcuni esami», mentre la segreteria della stessa Trierweiler faceva sapere che sarà dimessa oggi stesso e allora «deciderà cosa vuol fare».

Il Sexgate parigino non appassionerà i francesi - un sondaggio Ifop per Le Journal du Dimanche svela che l'84% non ha cambiato parere sul presidente dopo lo scoop e che il 77% dei francesi ritiene lo scandalo «un afffare privato che riguarda solo il capo dello Stato» - ma sta riducendo il leader dell'Eliseo a protagonista di un fogliettone imbarazzante quanto travolgente. E sta mettendo il partito, già al lavoro per recuperare i consensi ai minimi storici del presidente, in seria difficoltà. Ecco perché ieri anche Ségolène Royal invitava a «voltare pagina e rimettersi al lavoro». Ospite di France 2, dove ha tenuto a precisare di essere intervenuta in seguito a un invito di qualche settimana prima, la madre dei quattro figli di Hollande ed ex sfidante di Sarkozy nella corsa all'Eliseo nel 2007 ha esortato a «non perdere neanche un minuto prezioso», anche lei impegnata nell'operazione di sminuire la portata della vicenda. Che invece, dopo le rivelazioni di Mediapart, assumente risvolti pubblici rilevanti. Il sito d'inchiesta Médiapart scrive che l'appartamento di rue du Cirque utilizzato da Hollande per gli incontri con l'amante è intestato a Michel Ferracci, condannato a 18 mesi di carcere nell'ambito di un'inchiesta sul riciclaggio di denaro sporco delle bande della criminalità corsa e poi riconvertitosi attore.

Il suo nome appare sulla cassetta delle lettere e sulle pagine bianche ma a prestare la casa a Julie Gayet sarebbe stata l'ex moglie di lui, l'attrice Emmanuelle Hauck o l'attuale compagna, anche lei attrice, Emilie Dequenne. L'appartamento sarebbe stato utilizzato anche da un altro presidente, Jacques Chirac. Cherchez la femme, o meglio la garçonnière.

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