Ci sono volute diverse settimane di tira e molla all'interno dell'Aula del Congresso americano, ma alla fine è arrivata la ratifica della nomina di Chuck Hagel a nuovo direttore del Pentagono.
L'uomo scelto da Barack Obama sarà alla guida del dipartimento della Difesa. Una certezza che arriva a votazione ancora in corso, ma con i voti necessari - 51 su 100, ovvero la maggioranza semplice - perché sulla nomina non ci siano più dubbi di sorta.
I senatori del partito repubblicano hanno addotto a scusante per le lungaggini della procedura la necessità di avere delle risposte aggiuntive sulla figura di Chuck Hagel. Il 66enne veterano del Vietnam, ex senatore proprio per il Gop nel Nebraska, è stato torchiato nelle scorse settimane su più fronti, dal suo approccio morbido alla questione iraniana all'opposizione alla guerra in Iraq.
Il suo punto di vista è stato chiarito in un'audizione davanti alla Commissione Forze Armate al Senato, nel corso della quale ha ribadito di voler arrestare lo sviluppo nucleare di Teheran e di considerare Tel Aviv un alleato prezioso. Rassicurazioni che hanno convinto molto, ma non quindici senatori repubblicani, che hanno chiesto al presidente Obama di ritirare la candidatura solo alcuni giorni fa.
538em;">Tra le voci più critiche quella di Dick Cheney, che ha definito una figura di "secondo ordine", buona solo a far accollare ai repubblicani le critiche per le politiche di Obama in materia di difesa. L'implicito oggetto della questione sono i tagli al Pentagono, che arriveranno a partire da marzo, in mancanza di un accordo al Congresso.
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