Le violenze e la strada: la triste fine di Soldato Jane

Hanno servito il Paese al fronte, ma una volta tornate "a casa" le veterane Usa devono affrontare solitudine e disagio. Un destino anche peggiore di quello dei soldati maschi

Tornano dal fronte, dove hanno servito la patria senza risparmiarsi e rischiando la vita, e si ritrovano ad affrontare un destino di solitudine e abbandono. Una storia già scritta e già letta per i militari statunitensi, ma inedita per le loro colleghe donne. Un'inchiesta del New York Times dimostra che la condizione delle veterane è anche peggiore di quella dei soldati maschi. Dopo la base militare, magari in un paese lontano e nemico, per loro il futuro è la strada e il passato è pieno di ricordi delle violenze subite. Si tratta di centinaia di donne che, abbandonata l'uniforme, convivono con la solitudine e i disagi psicologici causati dall'esperienza sotto le armi.
Anche i veterani diventano spesso senzatetto, vittime dell'abuso di droghe e alcol e colpiti da disturbi mentali, ma per le veterane può finire anche peggio. Spiega il quotidiano americano che il vagabondaggio è la conseguenza per molte ex militari del trauma causato dalle violenze sessuali subite da parte dei commilitoni. Il fenomeno è talmente frequente, che ha un nome specifico: Military sexual trauma (Mst).
Secondo uno studio di Donna Washington, docente di Medicina all'Università di Los Angeles, il 53 per cento delle donne uscite dall'esercito e diventate senzatetto ha subito abusi sessuali durante il servizio. Altre invece si sono arruolate per sfuggire alle violenze domestiche.

Le militari che vengono violentate mentre "servono il Paese", spiega al New York Times Lori Katz, direttore di una clinica per la salute femminile di Long Beach, si sentono "doppiamente tradite". Proprio in California si trova un quarto dei veterani rimasti senza casa e solo a Los Angeles vivono per strada 909 donne che un tempo indossavano la mimetica.

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