Ecco i voti degli azzurri dopo la gara d'esordio del girone di qualificazione agli Europei del 2012.
SIRIGU 4 .5 Anche lui come Buffon e Marchetti al mondiale: alla prima palletta liftata, prende gol. Più che l’accanimento del destino, è la conseguenza di una evidente disorganizzazione collettiva accentuata dall’inesperienza del portiere targato Palermo. Respinta maldestra su una punizione scagliata da 35 metri più altre nefandezze che aprono seri interrogativi sulla sua candidatura futura. Meglio virare sul giovane Viviano, probabilmente.
CASSANI 5 Il barbone alla Fidel Castro non aggiunge granchè alla sua prova che resta anonima in fase offensiva e appena discreta quando si tratta di guardarsi alle spalle. Sul gol estone parte in ritardo per frenare l’irruzione di Zenjov.
BONUCCI 5.5 Se ha come riferimento l’uomo e il pallone, il suo contributo è discreto. Appena deve sintonizzarsi con Chiellini, vengono fuori difetti clamorosi ed errori che aprono varchi inattesi agli estoni. Sotto la porta altrui ha prontezza di tiro e l’infila in un pertugio.
CHIELLINI 6 Nel gruppo dei difensori schierati a Tallinn è il più collaudato oltre che il più datato: deve insomma travestirsi da leader di una difesa che prende a balbettare pericolosamente appena subisce qualche contropiede dagli estoni che non sono né gli spagnoli né gli olandesi. Forse è chiedere troppo al livornese che nel passato fu guidato per mano da Cannavaro o Legrottaglie.
MOLINARO 5 Le sue incursioni in tandem con Cassano sulla corsia mancina consentono agli azzurri di apparecchiare discrete iniziative. Nel finale della prima frazione, il suo recupero difensivo è davvero prodigioso oltre che benedetto.
MONTOLIVO 5 Per capire che c’è, bisogna stropicciarsi gli occhi e chiedere conferma ai telecronisti Rai oppure attendere la mezz’ora della ripresa e prender nota del cambio con Palombo. (30’ st Palombo sv)
PIRLO 6.5 Prova e riprova, dall’angolo e su punizione, alla fine confeziona un paio di traiettorie calibratissime che consentono di riacciuffare un paio di gol.
DE ROSSI 6 La ditta, costituita tra lui e Pirlo, è molto collaudata ed è la conseguenza di un sodalizio personale che vive anche fuori dagli stadi. Si segnala per un cioccolatino a Pazzini, segno che sta risalendo la china rispetto al mondiale.
PEPE 4 In Sudafrica ci lasciò con l’amaro in bocca per quel gol mancato all’ultimo assalto contro la Slovacchia. A Tallinn è persino imbarazzante: non vince un dribbling e quando decide di tentare giocate impegnative, il risultato è modesto. Molto modesto. (14’ st Quagliarella sv )
PAZZINI 6 Sa di avere il piede caldo e l’occasioneper ricacciare indietro la concorrenza virtuale di Gilardino e non si tira mai indietro quando c’è da prendere la mira. Prova col destro (su tracciante di De Rossi) e il portiere locale effettua un mezzo prodigio, prova col sinistro (palla rubata al portiere estone) senza trovare la porta e ignorando qualche altro sodale piazzato meglio di lui in area di rigore.
CASSANO 7 Entra convinto di dover garantire la qualità all’Italia
secondo le attese di Prandelli e di gran parte della critica e si esercita nel dribbling oppure nel passaggio destinato al compare doriano Pazzini. Quando si rende conto che c’è bisogno di molto altro, allora firma il primo gol e ne determina il secondo con un colpo di tacco. Volete di più? (35’ st Antonelli sv)
Ct. Prandelli 6 La sua faccia alla mezz’ora della prima frazione simboleggia lo smarrimento collettivo che prende la panchina e anche il resto della squadra, in mezzo al campo. Per fortuna non si lascia prendere la mano dalla voglia di rivoltare come un calzino lo schieramento e così ottiene, nella ripresa, il recupero. Poco da ridire sui cambi.
Estonia: Pareiko 5; Jaager 6, Rahn 6, Piiroja 5,Klavan 6;Puri 5.5 (32’st Purje sv), Dmitijev 5, Vassilijev 6, Kruglov 5 (37’st Kink sv); Vunk 5 (19’st Saag sv); Zenjov 6. Ct: Ruutli 6
Arbitro: Carballo (Spa) 6
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