Personalmente siamo dalla parte della Pace: chi non lo è? Figurati della Terra Heimat, la «terra degli affetti», le piccole patrie, Blut und Boden... e ancora di più della Dignità: il rispetto, la nobiltà morale, Dignitas infinita... Quindi immaginate quanto siamo vicini alla lista «Pace Terra Dignità», una sorta di enciclica politica, guidata da Michele Santoro e in corsa alle elezioni europee. Vorremmo fosse già l'8 giugno per votarla.
Oltretutto: complimenti a Santoro per aver fatto saltare, con spirito democratico, presentando un vibrato esposto all'Agicom, il duello tv Meloni-Schlein previsto a casa Vespa. È giusto che tutti i partiti abbiano la stessa visibilità mediatica.
Ed ecco la domanda. Ma allora perché Michele Santoro, accreditato dai sondaggi di un 1,5% scarso, è in tv - soprattutto a La7, main sponsor della lista più di Giorgia Meloni? Santego.
Santoro a DiMartedì, Santoro a Piazzapulita, Santoro a La Confessione, Santoro a L'aria che tira, Santoro a Otto e mezzo, sul Nove, alle 10 del mattino, nel weekend a In altre Parole... La sovraesposizione del nulla. E tutto ciò in un Paese in cui i diritti delle minoranze politiche sono impunemente calpestati.
Giornalista amico dei giornalisti che conosce bene le regole del giornalismo, Santoro dovrebbe sapere che più si fa vedere, più perde. Non è una critica. Solo un promemoria.
Alla fine, se non ci fossero i talk, c'è da chiedersi dove parlerebbe uno come Santoro.
Da cui la nota espressione Bar condicio.
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