Piantedosi spinge in Ue, Meloni chiama Macron: stretta italiana sul caos migranti

Piantedosi chiama tre omologhi europei e la commissaria Ue Johansson per sbloccare una "nuova strategia" sui migranti. Meloni intanto telefona a Macron e porta Von der Leyen a Lampedusa

Piantedosi spinge in Ue, Meloni chiama Macron: stretta italiana sul caos migranti
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Sul dossier migranti "occorre una nuova strategia". Ovvero, un impegno comune per bloccare le partenze. Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi lo ha ribadito nelle odierne conversazioni avute con tre omologhi europei coinvolti nella gestione del problema e con la Commissaria ue agli affaro interni, Ylva Johansson. Nel colloquio, l'esponente del governo Meloni ha esortato i colleghi a collaborare per la risoluzione di un fenomeno - quello degli sbarchi incontrollati - che il nostro Paese sta subendo in modo particolare, ma che riguarda l'intera Europa. Proprio su questo ultimo punto si è intensificato nelle ultime ore il pressing dell'esecutivo sulle istituzioni Ue, sollecitate dall'Italia a una maggior collaborazione.

Colloqui con gli omologhi Ue: la strategia di Piantedosi

Secondo quanto si apprende, Piantedosi ha in particolare intrattenuto contatti con il ministro dell'Interno spagnolo Fernando Grande-Marlaska, con quello francese Gèrald Darmanin e con l'omologo tedesco Nancy Faeser. Nei colloqui è stata coinvolta anche la commissaria Johannson, che a inizio luglio scorso era stata a Lampedusa per visitare i luoghi sotto pressione a causa degli straordinari flussi migratori. "Occorre imprimere massimo impulso politico per portare avanti una nuova strategia operativa contro il traffico di esseri umani che punti finalmente a mettere in campo concrete iniziative finalizzate a bloccare all'origine le partenze", ha dichiarato il ministro italiano.

Nel corso del confronto è emersa la volontà comune di affrontare in modo concreto - e con un taglio operativo - la trattazione della questione migratoria, anche in vista della prossima riunione del consiglio Giustizia e affari interni Ue previsto a Bruxelles il prossimo 28 settembre. A seguito dei colloqui effettuati oggi, dal Viminale è trapelato un particolare apprezzamento del ministro Piantedosi per molto la "grande collaborazione" mostrata dalla commissaria e dai suoi omologhi, in modo particolare dal francese Darmanin. Sempre nel pomeriggio odierno, il ministro ha avuto una cordiale telefonata con il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli.

"Uno in ogni regione". Piantedosi tira dritto sui Cpr

"Per la prima volta sono stato cercato dai colleghi francese e tedesco, dalla commissaria europea Johansson, e devo dire che per la prima volta ho sentito che, almeno nella discussione, si è parlato di voler sostenere l'Italia, almeno in un intendimento di provare a bloccare le partenze, almeno con questi numeri e queste complicazioni", ha aggiunto in serata Piantedosi, intervenendo alla festa di Italia Viva a Santa Severa, in provincia di Roma. E ancora, quanto allo stato delle consultazioni, il capo del Viminale ha precisato con toni di cautela: "Siamo alle manifestazioni di volontà, di primi intendimenti. Per dire che ci sia un cambiamento epocale è ancora molto, molto presto". Al contempo, l'esponente di governo ha smentito l'idea che il blocco navale sia sparito dall'agenda Meloni. "Nessuna marcia indietro. La presidente del Consiglio insiste su questo obiettivo e siamo tutti con lei", ha chiosato al riguardo. Poi, parlando ancora delle soluzioni politiche da attuare, ha osservato: "I rimpatri sono fondamentali e i Cpr in questo senso sono importanti: oggi hanno una capienza nominale di 1.300 posti di cui solo 600-700 sono agibili. L'obiettivo è di farne uno per regione, ma nessuno li vuole. Stiamo facendo una ricognizione e una interlocuzione con i territori".

Meloni telefona a Macron

Nelle stesse ore, il premier Meloni lavorava con successo nella medesima direzione, riuscendo a convincere Ursula von der Leyen a recarsi a Lampedusa in tempi record. La presidente della Commissione europea, infatti, sarà sull'isola siciliana già domani, 17 settembre, assieme al nostro presidente del consiglio. A quanto si apprende da fonti italiane, inoltre, Meloni ha avuto una telefonata sull'emergenza immigrazione con il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron.

Il colloquio - sottolineano da Palazzo Chigi - ha fatto seguito alle richieste avanzate ieri dal capo del governo italiano alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e al presidente del Consiglio europeo Charles Michel.

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