Gli eventi nautici fanno acqua

(...) Mi illudo per un momento di poter fare il mio giro, non coi sub ma coi velisti. Macché. «Avremmo voluto condurre l'iniziativa patrocinati dal Festival - mi dice il coordinatore e comandante Valerio Melis - ma… non hanno voluto! Se lei vuole fare il giro deve prenotarsi con giorni di anticipo e pagare 13 euro al Museo del Mare… ma noi ci siamo tutto l'anno!».
Ma il Festival non fa acqua solo con i sub. Anche la «Fisica in Barca» domenica è andata a picco o, meglio, neppure è salpata. Il programma recita: domenica, Marina di Porto Antico, ore 10.00. Ma giunto sul posto vengo mandato a quel paese perché «son già la quarta persona della mattinata che viene a rompere le scatole, quando lì non c'è nulla!»
Cerco per altri 30 minuti buoni, ad ogni molo del Porto Antico, il veliero «Adriatica», che dovrebbe ospitare queste simpatiche lezioni di Fisica. Nessuno ne sa nulla.
All'Infopoint del Festival al Porto Antico gli animatori del banco «informazioni» (e non i primi passati lì per caso) cascano dalle nuvole pure loro. Un paio di telefonate (nel frattempo leggo un cartello del Festival: accendete il blutooth sul vostro telefonino, vi arriveranno grandi effetti speciali! Lo faccio e sono tempestato solo di inutile pubblicità. No comment).
Il verdetto sulla Fisica in barca arriva: per ora è sospesa, non è ancora attraccata la nave. Domanda: inizierà visto che, da programma, l'evento dovrebbe finire il 30 ottobre? Non ci vuole una laurea in Fisica per indovinare la risposta: «Non lo sappiamo» (altro no comment).
Nei giorni successivi faccio un giro di telefonate tra i diversi numeri presenti sulla guida del Festival: le voci sono discordanti. Alcuni sostengono che la barca è finalmente arrivata (ed ora è ormeggiata non alla Marina di Porto Antico, ma alla Scuola Nautica Pastorino dai Magazzini del Cotone) ma è ferma per il maltempo, altri che è riservata alle sole scuole e dunque che non mi deve interessare… (perché allora non scriverlo chiaramente sul programma? Ennesimo no comment).


Per fortuna a tirarmi su ci pensa il bellissimo stand della Bauli ai Magazzini del Cotone: apprendo tutte le fasi di lavorazione di un pandoro, buono da vedere, da studiare e, ovviamente…da assaggiare! E, toccasana al cuore, le caramelle alla goccia di Romanengo, nello stand allestito dalla nota pasticceria genovese. Un bijou.
Al Festival non si naviga, ma almeno lo stomaco sorride.

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