Colesterolo cattivo, ecco come si accumula nel sangue

Ricercatori del National Institute of Health hanno identificato per la prima volta il ruolo di una proteina presente nel colesterolo Ldl e quali sono le associazioni con le mutazioni genetiche. "Scoperti tanti nuovi dettagli"

Colesterolo cattivo, ecco come si accumula nel sangue
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La forma più aggressiva del colesterolo è contraddistinta dalla sigla "Ldl" che indica le lipoproteine a bassa densità che si accumulano nel sangue e non a caso viene definitivo "cattivo" perché molto aggressivo. Adesso sembra esserci una nuova speranza per future terapie grazie ad alcuni scienziati del National Institute of Health (Nih) hanno fatto una scoperta significativa nei meccanismi di come il colesterolo Ldl si accumula nel corpo.

Il ruolo del recettore

Per la prima volta è stato dimostrato in che modo la principale proteina strutturale dell'Ldl si lega al suo recettore, un processo che avvia l'eliminazione dell'Ldl dal sangue, e cosa accade quando questo processo viene compromesso. I risultati sono pubblicati sulla prestigiosa rivista Nature dove viene spiegato nel dettaglio le modalità in cui il "colesterolo cattivo" contribuisce alle malattie cardiache, principale causa di morte al mondo, con la prospettiva di nuovi e più efficaci approcci terapeutici.

Fino a poco tempo fa gli scienziati non erano stati in grado di visualizzare la struttura dell'Ldl e soprattutto cosa accade quando si lega al suo recettore, una proteina chiamata "Ldlr": solitamente, quando i due si legano inizia l'eliminazione del colesterolo in eccesso dal sangue ma se intervengono mutazioni genetiche questo processo può essere ostacolato provocando l'accumulo di Ldl nel sangue e il suo deposito nelle arterie sotto forma di placche che sfociano, spesso, nell'aterosclerosi.

La scoperta

Grazie a una nuova tecnica di imaging chiamata "microscopia crioelettronica", i ricercatori hanno scoperto l'intera proteina strutturale dell'Ldl nel momento in cui si lega all'Ldlr e grazie all'intelligenza artificiale hanno localizzato le mutazioni genetiche già conosciute che causano un aumento del colesterolo cattivo osservando che in molti casi esistono associazioni ereditarie con l'ipercolesterolemia familiare (Fh). "La Fh è caratterizzata da difetti nel modo in cui il corpo assorbe Ldl nelle sue cellule e le persone che ne sono affette hanno livelli estremamente elevati e possono avere attacchi cardiaci in età molto giovane. Hanno scoperto che le varianti associate a FH tendevano a raggrupparsi in regioni specifiche su Ldl", affermano i ricercatori.

"Nessuno c'era riuscito"

"L'Ldl è enorme e varia in dimensioni, il che lo rende molto complesso", ha dichiarato il prof Joseph Marcotrigiano, capo della Structural Virology Section nel Laboratorio di malattie infettive presso il National Institute of Allergy and Infectious Diseases dell'Nih e coautore dello studio. "Nessuno è mai arrivato alla risoluzione che abbiamo noi. Abbiamo potuto vedere così tanti dettagli e iniziare a sviscerare il modo in cui funziona nel corpo".

Quale futuro

"L'Ldl è uno dei principali fattori scatenanti delle malattie cardiovascolari che uccidono una persona ogni 33 secondi, quindi se vuoi conoscere il tuo nemico, devi sapere che aspetto ha", ha aggiunto il prof. Alan Remaley, coautore senior dello studio e direttore del Laboratorio sul Metabolismo delle lipoproteine dell'Nih.

Grazie a queste nuove evidenze scientifiche si potrebbero aprire nuove strade per terapie mirate specialmente laddove esistono mutazioni genetiche ma anche per le persone che non ne hanno ma presentano alti livelli di colesterolo e assumono le statine.

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