Fate bene i conti Scappatoie rischiose

Negli anni Sessanta e Settanta era per molti milanesi un vero e proprio rito: il sabato pomeriggio in coda alla frontiera di Chiasso per fare il pieno all’auto e con l’occasione comprare cioccolata e altre specialità svizzere a prezzi convenienti nonostante il cambio sfavorevole tra lira e franco. Oggi, con i nuovi record assoluti raggiunti da benzina e gasolio, questa usanza potrebbe tornare d’attualità. Il divario tra i nostri prezzi alla pompa e quelli dei Paesi confinanti sta rendendo sempre più conveniente l’espatrio, fino a qualche tempo fa consigliato esclusivamente ai frontalieri. Oltre alla Svizzera, tutti gli altri Stati a ridosso delle Alpi assicurano ormai vantaggi tangibili: Francia, Austria e Slovenia, senza naturalmente dimenticare Livigno. Così il risparmio non è più solo riservato a chi vive a ridosso del Canton Ticino.
Ma il minor costo di un pieno potrebbe giusitificare una trasferta in Francia da Torino o Genova, oppure in Austria da Bolzano e Udine, o ancora in Slovenia sempre da Udine e addirittura Venezia? Tutto dipende dal tipo di auto che si utilizza, in particolare dal suo consumo reale e dalla capacità del serbatoio. É soprattutto quest’ultimo a giocare a favore del punto di convenienza, ma dal conteggio non vanno chiaramente escluse le spese accessorie, come il pedaggio autostradale. Calcolatrice alla mano, i 15,80 euro di autostrada pesano molto più dei 172 km che separano Genova da Mentone, annullando i benefici per ogni tipo di auto, dalla Panda a benzina all’Audi Q7 con motore diesel, che potrebbero risparmiare da 7 a 33 euro alla pompa. Purtoppo i soli 30 litri di capacità della citycar italiana sono un limite importante, che rende economicamente non conveniente la trasferta, magari solo di pochi centesimi nel caso della classica tratta Milano-Chiasso. Al contrario, la grossa Suv tedesca, con i suoi 100 litri, rende sempre favorevole il viaggio da uno dei capoluoghi citati alla più vicina località al di là della frontiera. Compresi i 240 km che in questa stagione (in estate possono scendere a 210 passando dal passo Bernina) separano Milano da Livigno. Se qui un litro di gasolio costa in media 1,698 euro, là è venduto a 0,978. Così se fare il pieno dopo la cura Monti costa 169,80 euro, nel cuore delle Alpi si risparmiano 72 euro. E considerando che se ne possono spendere circa 39 di viaggio, ne vale sempre la pena.
Per sfruttare al meglio i benefici economici bisogna però imparare a conoscere bene la propria auto, così da arrivare alla stazione di rifornimento con il serbatoio praticamente vuoto. In sostanza si deve partire con la spia della riserva accesa, senza cedere alla tentazione di fare un rabbocco durante il viaggio.

A questo proposito possono rivelarsi utili i computer di bordo che indicano l’autonomia residua. Autonomia che può essere sensibilmente incrementata se invece di premere sull’acceleratore per raggiungere la massima velocità consentita si procede a 90 orari costanti. Provare per credere.

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