Washington - L’accordo tra Fiat e Chrysler non si sa se ci sarà e, eventualmente, quando potrebbe essere siglato. È quanto dichiara il portavoce della Casa Bianca, Robert Gibbs, precisando che l’amministrazione Obama si augura che l’intesa possa essere conclusa. "Nei giorni scorsi sono stati fatti dei grandi e importanti passi avanti", ha però aggiunto Gibbs. Ma è il presidente Baracjk Obama a spingere maggiormente verso l'intesa: "Speriamo si faccia".
Obama ci crede "Non sappiamo ancora se l’accordo" fra Fiat e Chrysler andrà in porto, ma "lo speriamo". Obama ribadisce che gli Stati Uniti "devono avere un’industria automobilistica forte". Obama - intervenendo a St. Louis in occasione dei suoi primi 100 da giorni da presidente - ha spiegato di sperare nell’accordo fra Fiat e Chrylser in quanto potrebbe aiutare la casa automobilistica americana a produrre vetture versi e competere così su mercati automobilistici più puliti. "Uno dei potenziali vantaggi di questa fusione è rappresentato nelle tecnologie con le quali Chrysler potrebbe iniziare a produrre auto pulite in grado di andare incontro alle necessità future del mercato", afferma Obama. "Non sappiamo ancora se il l’accordo si farà. Penso che potremmo farcela ma c’è ancora del lavoro da fare".
Un applauso al Lingotto "Nei prossimi uno o due giorni Chrysler dovrebbe presentarci i suoi piani per una potenziale partnership con Fiat - ha spiegato Obama - il management di Fiat ha fatto un buon lavoro nel trasformare la sua industria. Speriamo di poter avere una partnership in cui i contribuenti mettano soldi per facilitare l’accordo. L’obiettivo è che Chrysler inizi a produrre auto che i consumatori vogliono". "Non sappiamo ancora se l’accordo si farà. I lavoratori di Chrysler hanno fatto enormi sacrifici" per la società: "Ora una delle domande è: c’è la volontà anche da parte dei creditori di fare sacrifici? Questo ancora non lo sappiamo. Per questo ci sono ancora trattative in corso - ha aggiunto il presidente Obama - Posso dire che qualunque cosa accadrà, intendiamo fornire alcuni tipi di tutele ai pensionati in termini di assistenza sanitaria".
Questo, ha proseguito Obama, "sarà oneroso per i contribuenti, ma io ritengo che siamo a questo punto non perchè i nostri lavoratori non abbiano fatto un gran lavoro per fare dei grandi prodotti. Siamo a questo punto - ha concluso - perchè le decisioni dei manager hanno tradito i lavoratori".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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