La Fiera rifiorisce e diventa un vivaio

Debutta «Myplant & garden»: vuole affermarsi come il più autorevole Salone del verde italiano

La Fiera rifiorisce e diventa un vivaio

A Milano tornano i fiori. Non succedeva da 15 anni che il capoluogo lombardo ospitasse una fiera internazionale del florovivaismo professionale, e l'inversione di tendenza non poteva che arrivare con Expo 2015. Che, assieme al ministero delle Politiche agricole e a Regione Lombardia, patrocina Myplant&Garden, la manifestazione - dal 25 al 27 febbraio nei padiglioni 6 e 10 di Rho-Pero - ideata e organizzata da un consorzio di aziende del settore.

Lo scopo, ha spiegato il presidente Gianpietro D'Adda, è «invertire il trend dei buyer italiani che vanno ad acquistare i fiori italiani all'estero, lì dove i nostri florovivaisti sono costretti ad andare a esporre». Il messaggio è chiaro: un mercato che muove 3 miliardi di euro in Italia (dati Ismea e Istat) tra fiori e piante in vaso, vivaismo, sementi e terricci non può essere lasciato solo in mano alle fiere tedesche, francesi e olandesi: l'Italia deve conquistarsi la sua vetrina. Obiettivo, questo, «che purtroppo la generazione che ci ha preceduto non è riuscita a centrare», ha aggiunto l'amministratore delegato di Fiera Milano Enrico Pazzali.

Non a caso i fondatori del consorzio sono giovani imprenditori, seconde generazioni cui spetta il compito di modernizzare un settore antico, traghettando le aziende di famiglia nell'era del 2.0. Anche per questo, sottolineano, Myplant&Garden ambisce a essere qualcosa di più di una semplice fiera-mercato: durante la tre giorni ci saranno molti appuntamenti legati all'uso delle erbe in cucina, come lo showcooking dello chef Felice Lo Basso (del ristorante stellato «Unico Milano») che venerdì 27 proporrà le sue creazioni a base di erbe aromatiche, spezie e fiori.

Lo stesso giorno, alle 14.30, UniCredit, altro partner della manifestazione, organizza un workshop sulle «Strategie per la crescita nei mercati esteri» (presso l'area convegni del padiglione 10). E poi incontri di approfondimento dedicati alla sostenibilità, alla bonifica dei territori per prevenire esondazioni e frane, al verde pubblico e a quello verticale in città (il programma completo è sul sito Myplant&garden.com/it, sezione «eventi»). Ma non è solo un appuntamento per addetti ai lavori: la manifestazione sarà aperta al pubblico il 27 febbraio, dalle 12.30 alle 18.30 (il ticket online costa 15 euro, in biglietteria 18). Ma i milanesi si accorgeranno di fiori e piante anche restando in centro: due installazioni floreali, realizzate dall'Associazione italiana di architettura del paesaggio sotto il coordinamento dell'architetto Umberto Andolfato decoreranno altrettante grandi aiuole tra corso Garibaldi e via Statuto e in piazza XXV aprile.

Alcuni punti vendita di piante e fiori (Ikebana, Maryflor, Teak, Coral, Gardenia, Hobby Garden, Fratelli Fumagalli, Fiori Rosalba, Serra Lorenzini e Capoverde) durante la tre giorni applicheranno sconti e diversi ristoranti in città (Bianca, Anadima, Capre e cavoli, E.C.H.O.

, 4cento, 66 Steak House, Unico Milano, Innocenti evasioni e La traviata) proporranno piatti dedicati alla manifestazione, oltre a fare uno sconto del 10% a chi si presenta con il biglietto di Myplant&Garden. È solo il primo passo, dicono gli organizzatori: dall'anno prossimo l'asticella si alza ancora, l'obiettivo sarà dare vita a un vero «FuoriSalone dei fiori» ad animare la città.

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