Finita l’emergenza continua il lavoro per bonificare il fiume Lambro

Alla fine, per tenere lontani i topi, il miglior rimedio è quello che si tramanda fin dagli antichi Egizi: impiegare i gatti. Quando i roditori infestano parchi e giardini in pieno giorno, nonostante le puntuali derattizzazioni, significa che mancano i mici nei paraggi. Già, ma una colonia di gatti non si forma a comando. Nasce spontanemente, nei cortili delle scuole o degli ospedali, nei parchi o nelle viuzze seminascoste. E là dove si insedia, va accudita. Così dice la legge. E vista l’emergenza topi in città, c’è una ragione di più per far rispettare questa regola.
L’Ufficio tutela animali del Comune ha deciso di promuovere da quest’anno i «corsi per gattare». Il taglio del nastro ufficiale è previsto per il prossimo 3 ottobre, la sede sarà quella dell’Acquario civico. E alla fine verrà rilasciato pure un diploma. «A Milano ci sono almeno 500 gattare ma non è facile occuparsi a pieno titolo di una colonia di gatti - è certo Gianluca Comazzi responsabile dell’ufficio -. Spesso queste persone di buon cuore si imbattono nelle minacce degli amministratori di condominio. E pensano di essere loro in difetto». Da qui l’idea di fornire alle gattare nozioni base di legge e di medicina, «perché ci sono i diritti degli animali e quelli degli uomini che pensano alle bestiole». Morale: i gatti abitano il territorio da loro scelto e hanno diritto a cibo e cure.
Chi fosse interessato a seguire le lezioni può prenotarsi allo 02-88.46.77.00. Il corso voluto dal Comune è così articolato: suddiviso in tre sessioni ha una capienza complessiva di 110 posti. Gli incontri di ottobre si svolgono nei giorni 3, 9 e 13 dalle 10.30 alle 12.30 all’Acquario di via Gadio. Seguiranno poi altri sei appuntamenti fra novembre e dicembre. «Gli approfondimenti sono a tema - spiega ancora Comazzi -. Durante il primo incontro verrà illustrato alle gattare l’attività svolta dal Comune. Ad esempio, negli ultimi tre anni, abbiamo fatto sterilizzare 5mila felini e destinato a loro 70mila chili di cibo. Il secondo punterà sugli aspetti legali, ci sarà un avvocato che illustrerà la normativa che regola la materia. Dalle leggi nazionali, la 281 del ’91 e la 189 del 2004 a quelle regionali, al regolamento comunale». Il terzo appuntamento è dedicato alle nozioni di medicina, interverranno un veterinario e un «catturatore» cioè chi, all’interno di associazioni accreditate, preleva i felini dalla colonia, per farli sterilizzare alla Asl e li riporta poi a operazione ultimata. «È importante che le gattare imparino i trucchi per attirare un micio nella gabbietta - aggiunge ancora Comazzi - e che sappiano anche dosare i farmaci base o i collari anti-pulci».
Insomma, da un lato esiste una legge che protegge i gatti, dall’altro ci sono i felini liberi che risultano essere indispensabili alle città per la loro funzione anti-topo.

«Non perché si nutrano di topi - precisano gli esperti - ma perchè basta la loro presenza a tenere alla larga i roditori». Perlomeno in pieno giorno e nei posti più frequentati. considerati gli ultimi «avvistamenti» in Brera a nei giardini di via Washington, sarebbe già qualcosa.

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