Per Finmeccanica maxi-commessa dall’esercito Usa

Contratto miliardario per Finmeccanica in terra americana, ottenuto grazie a DRS Technologies, la società statunitense acquisita a caro prezzo lo scorso anno, ma che sta «ripagando» lo sforzo del gruppo di Piazza Montegrappa (in Borsa il titolo Finmeccanica è salito dello 0,7%, malgrado gli indici abbiano chiuso sostanzialmente invariati dopo un avvio debole). La commessa in questione arriva dall’esercito statunitense (anche per conto delle altre forze armate) ed è uno dei tipici contratti-ombrello americani: viene stabilito un valore massimo di 1,94 miliardi di dollari, ma con piena libertà dell’acquirente di stabilire quando e quanti «pezzi» ordinare di volta in volta nell’arco di un quinquennio. A dividersi il contratto sono DRS e Bae Systems, società britannica ben radicata negli Stati Uniti. L’oggetto del contratto è rappresentato da quattro tipi di sistemi di visione a infrarossi, denominati «Dve» (Driver vision enhancement), per i conduttori di vari veicoli, dagli autocarri fino ai carri armati. Questi apparati consentono non solo di guidare di notte o in presenza di polvere, sabbia, nebbia, fumo, ma anche di scrutare a distanza il terreno, individuando eventuali ordigni esplosivi o oggetti sospetti.
Prodotti indispensabili per il Pentagono. DRS si era aggiudicata una prima commessa da 250 milioni di dollari per questi apparati nel 2004. Aveva incominciato a produrli nel 2005 e a gennaio 2009 ha consegnato l’esemplare 40mila. DRS è anche riuscita a rispondere a una richiesta di «emergenza», aumentando il ritmo di produzione a 2.500 unità al mese (il Dve aveva un costo medio iniziale di oltre 30mila dollari).
Questa è la peculiarità di DRS: sviluppa e fornisce sistemi elettronici non necessariamente grandi e costosi, però molto richiesti, sofisticati e prodotti in grande serie. Ciò è possibile solo lavorando per il Pentagono. Le industrie europee magari hanno tecnologie molto valide, ma i clienti «domestici» ordinano qualche centinaio o poco più di pezzi. E l’export aiuta poco.
Con DRS Finmeccanica ha accesso diretto a quello che è e rimarrà il mercato principale mondiale della difesa. Per di più DRS ha per clienti principali esercito e marines, ovvero le forze armate privilegiate dal nuovo corso del Pentagono.


Finmeccanica ha da poco iniziato a sfruttare le sinergie tra DRS e le attività elettroniche che possiede in Italia e Gran Bretagna: a dispetto dal sistema di «scatole chiuse» che protegge le tecnologie Usa. Mettendo a fattor comune programmi e capacità, il gruppo potrà migliorare i prodotti e razionalizzare l’offerta. E quando l’integrazione sarà a regime aumenteranno anche i vantaggi finanziari.

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