Finmeccanica, maxi-prestito per Drs

La quota dello Stato non scenderà sotto il 30 per cento

Finmeccanica, maxi-prestito per Drs

da Farnborough

Anno della svolta per Finmeccanica, lo dice il numero uno Pier Francesco Guarguaglini al via del Salone aerospaziale di Farnborough. Per Finmeccanica la Gran Bretagna (10mila addetti) è il secondo mercato «domestico» dopo quello italiano e, prossimamente, quello Usa. Con l’acquisizione di Drs Technologies, un’operazione da 3,4 miliardi, si completerà lo sbarco in forze negli Usa, dove già Finmeccanica ha 2.100 dipendenti. Quindi il gruppo lancerà l’attacco ad alcune aree strategiche: India, Turchia, Golfo, Mediterraneo e Giappone. Nel 2010 punta infatti ad avere il 10% del mercato mondiale in elettronica, aeronautica ed elicotteri; l’11% nello spazio e difesa; il 2,5% per energia e trasporti.
Intanto il peso delle attività civili, specie dopo il collocamento in Borsa di Ansaldo Energia, che seguirà le orme di Ansaldo Sts, continuerà a ridursi, concentrando ancor più Finmeccanica nel core aerospaziale e difesa. Guarguaglini è cauto nel fornire dettagli sull’andamento delle procedure che porteranno le autorità Usa a definire il grado di separazione tra Finmeccanica e Drs. «Sono fiducioso che l’operazione ci porterà enormi vantaggi», aggiunge Guarguaglini.
Mentre attende il verdetto su Drs e raccoglie le necessarie risorse finanziarie (il livello di adesione da parte delle banche al finanziamento è stato pari a 7 miliardi, più del doppio rispetto all’importo originario), Finmeccanica continua a giocare sugli altri tavoli Usa. Ad esempio con Boeing. A sorpresa Giorgio Zappa, direttore generale di Finmeccanica, ha detto che le trattative con la società Usa per assemblare l’aereo di Alenia Aeronautica C-27, destinato al Pentagono, sono riprese. Si era rischiata una rottura, ma quando Boeing ha capito che Alenia era pronta ad andare avanti sola o a realizzare lo stabilimento a Jacksonville con l’americana L-3 è tornata a miti consigli e, secondo quanto risulta a il Giornale, ha presentato una proposta largamente migliorativa. Ora Zappa dice che è ottimista sull’esito del negoziato. Ancora da definire i rispettivi ruoli nel capitale della società ad hoc che dovrebbe essere costituita per questa operazione. Con Boeing si parla anche dei ritardi del 787. Come risk sharing partner Alenia Aeronautica dovrebbe subirne gli effetti, ma, in realtà, non avendo vere responsabilità nei ritardi, può chiedere compensazioni per i più ridotti volumi produttivi, a partire dal 2009. Sempre ieri, infine, la Commissione bilancio della Camera ha nuovamente corretto il testo della manovra per quanto riguarda l’aumento di Finmeccanica (più 1,95% in Borsa), dopo che un emendamento approvato in mattinata impediva al Tesoro di scendere sotto la quota del 33,7%.

Su richiesta del sottosegretario Giuseppe Vegas, il presidente della Commissione, Giancarlo Giorgetti, ha ricorretto il testo prevedendo che il Tesoro, come stabilisce il decreto del 1999, non debba scendere sotto il 30%.

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