Finmeccanica «posteggia» l’elicottero di Obama La prima parte del contratto con gli Stati Uniti è blindato, possibile una mediazione per la seconda tranche: entro giugno la decisione. Aumenta l’attesa per la maxi-commessa di Abu Dhabi: l’M-346 riman

Abu DhabiOre di attesa negli Emirati Arabi, dove si aspetta la scelta, da parte degli sceicchi del nuovo velivolo militare da addestramento, con l’Alenia Aermacchi M-346 favorito sul rivale coreano T-50. Un programma da oltre un miliardo di dollari e con implicazioni strategiche. Ma i manager del gruppo di Finmeccanica che prendono parte al salone della difesa Idex, a partire dal direttore generale Giorgio Zappa sono già soddisfatti (AgustaWestland si è aggiudicata un contratto per 2 elicotteri VIP AW-139, Selex Sistemi Integrati e fornirà sistemi di combattimento alla Marina per 70 milioni di euro), ma sono stati sorpresi dalle notizie che arrivano da oltre Atlantico che riguardano il programma VH-71, l’elicottero presidenziale per la Casa Bianca che Lockheed realizza con AgustaWestland.
La situazione non sembra però così critica. Il presidente Barack Obama vuole combattere gli sprechi ed è conscio delle difficoltà economiche. Per questo ha detto di aver chiesto al segretario alla Difesa Robert Gates di rivedere il programma VH-71 e i suoi costi. Scherzosamente ha aggiunto che gli sembra che il suo attuale elicottero vada bene, precisando che però questo è il suo primo elicottero.
Obama non si intende di elicotteri ed evita con cura di pronunciarsi sui molti programmi militari Usa che superano i costi preventivati: secondo il Gao (una specie di Corte dei conti), si tratta di 95 programmi che complessivamente superano le previsioni di 300 miliardi di dollari. Uno di questi programmi è quello dell’elicottero presidenziale, politicamente delicato, ma non il più travagliato. Sono 28 elicotteri, oltre ai prototipi, destinati a sostituire gli attuali 19 elicotteri VH-3 e VH-60, troppo vecchi e che non rispondono alle esigenze di sicurezza. Il programma VH-71 è stato gestito male da Casa Bianca e Pentagono, ma ora ha superato il peggio. La prima tranche, che vale 2,56 miliardi di dollari dopo l’incremento di 500 milioni deciso a novembre, è finanziata e blindata, anche con garanzie penali in caso di cancellazione: è il cosiddetto Increment 1, che copre 4 prototipi e 5 elicotteri di serie iniziale. La quota di Finmeccanica è pari a 1 miliardo, con 750 milioni già incassati. Il resto arriverà entro il 2011. Gli elicotteri saranno tutti consegnati entro maggio e le 5 macchine di serie andranno in servizio l’anno prossimo.
In discussione sono i successivi 23 elicotteri, Increment 2. Che prudentemente Finmeccanica non ha calcolato nei sui piani industriali e finanziari. La marina americana completerà la revisione del programma entro aprile. Poi la parola passerà al parlamento, che si esprimerà entro giugno.

Una cancellazione appare improbabile. E fonti americane sussurrano di un programma di compromesso, Increment 1,5, che accontenterebbe il Congresso, farebbe fare bella figura ad un Obama risparmiatore e porterebbe nuovo business a Lockheed e AgustaWestland.

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