La Finocchiaro e due personaggi con un solo volto

Ne La Bestia nel cuore di Cristina Comencini, la abbiamo vista nel ruolo di moglie tradita, allo stesso tempo triste e buffa nel lasciarsi avvicinare da una nuova forma d’amore. Nel più recente Mio fratello è figlio unico, ha confermato i suoi tratti di maternità, malinconia, ironia, grande intensità e capacità di emozionare chi la guarda. Adesso Angela Finocchiaro, in entrambi i casi premiata con il David di Donatello come migliore attrice non protagonista, torna al palcoscenico. Diretta da Cristina Pezzoli, è la protagonista di Miss Universo, commedia scritta su misura per lei da Walter Fontana, da martedì all’Ambra Jovinelli. L’attrice milanese, classe 1955, è Laura, due personaggi in uno: da un lato la donna insicura, conciliante e metodica che gli altri sono abituati a conoscere; dall'altro, la Laura che le si cela dentro, aggressiva e piena di rabbia verso se stessa e il prossimo. «Lo spettacolo non è solo il ritratto di una donna - racconta - dal momento che è corale. Ci sono una decina di personaggi e interpreto anche quelli maschili, senza cambi di costume ma solo giocando sulle luci, la postura e la voce». La quotidianità di Laura si spezza nel momento in cui la sala di attesa di uno studio dermatologico si popola di figure, immagini e situazioni: c’è il ricordo di una nonna sadica per eccesso di bontà, quello di un medico non troppo intelligente. Fanno capolino anche idraulici ossessionanti, un antennista che parla con Dio e altre divinità inaspettate. «Man mano che conosciamo i vari personaggi, capiamo in che modo si legano alla protagonista».

Per Laura è l’occasione per fare un bilancio: «Impietoso direi - prosegue l’attrice -: ammette di essere stata un topo, di aver voluto diventare una pantera e di ritrovarsi nei panni di una pantera con la passione per le croste di formaggio». Fino al 2 marzo. Info: 06.44340262.

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