Finti diplomatici per entrare in Italia

Si fingevano diplomatici della Costa d’Avorio in missione in Italia: in realtà tentavano di entrare clandestinamente in Italia. Ad accorgersi tempestivamente del tentativo di inganno è stata la Polaria di Fiumicino, che nel corso di una complessa operazione ha effettuato un arresto e nove denunce nei confronti degli immigrati, già respinti. Al loro arrivo a Roma con un volo proveniente da Tunisi i nove, distinti e ben vestiti, appena scesi dall’aereo avevano incontrato l’«uomo chiave», che viaggiava per conto proprio sullo stesso aereo, e probabilmente dietro congruo compenso di denaro ha consegnato loro i passaporti diplomatici contraffatti. Ma nel corso dei consueti controlli, gli uomini, ormai esperti, dell’Unità investigazione di frontiera della Polaria (Uif), hanno notato qualcosa di anomalo. Di fronte alla richiesta di esibire i passaporti, il gruppetto ha subito richiesto le agevolazioni diplomatiche previste dalla normativa, in quanto in possesso di titoli di viaggio diplomatici. Ma di fronte ad un’accurata verifica documentale e dopo ulteriori accertamenti, gli agenti hanno scoperto la contraffazione di tutti i passaporti diplomatici, apparentemente rilasciati dall’autorità della Costa d’Avorio.

Altre indagini capillari hanno poi consentito agli investigatori di individuare il complice, un cittadino ivoriano arrestato nello scalo romano per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Nel suo bagaglio personale, infatti, c’erano alcuni documenti diplomatici, tra cui ordini di accreditamento e missione complementare falsificati, e i veri passaporti dei nove africani.

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