Flachi: «Bobo è grande, ma io tifo Emiliano e Fabio»

Aspettando la decisione di Vieri, il folletto della Samp fa gli auguri ai compagni di reparto. Delvecchio resta

Paola Balsomini

«Lavorare così tanto stanca». Parola di Francesco Flachi. Ma anche il ritiro di Moena dopo un po' manca. Anche perché c'è da riscattare l'ultima stagione: «Dopo le vacanze avevo una gran voglia di tornare a giocare - spiega il numero dieci -, insomma ben venga il ritiro».
Il folletto toscano, però, ha dovuto fare i conti con la prima delusione della stagione: il possibile, anzi probabile, addio al calcio del suo grande amico Bobo Vieri. Ma a Moena non c'è più spazio per i rimpianti, per le incertezze di chi, appena tre giorni prima dell'addio, si era presentato con la promessa di portare in alto la Sampdoria. Di questo se ne sta occupando l'amministratore delegato Beppa Marotta che in realtà non può fare altro che attendere una telefonata dalla Sardegna. L’addio al calcio dell’imprevedibile Bobo ancora ufficialmente non c'è stato, ma la decisione di lasciare sembra quasi scontata.
Non c'è più spazio, dicevamo, per i rimpianti. Ma un accenno è inevitabile: «Bobo è grande, capace anche di farti sentire forte solo avendolo a fianco, e posso ripetere quel che avevo già detto e cioè che lo aspettiamo a braccia aperte, rispettando comunque ogni sua decisione».
Ora c'è solo voglia di ripartire, con nuovi, anzi vecchi, compagni di reparto. «Ho un augurio da fare - continua Flachi -: spero di cuore che Emiliano e Fabio (Bonazzoli e Bazzani, ndr) possano avere quest'anno la fortuna che gli ha girato le spalle la stagione scorsa; sono due grandi giocatori e se la meritano tutta».
Flachi sgambetta per il campo e qualche paragone rispetto alla passata stagione è inevitabile: «Sta nascendo un gruppo molto forte - spiega il numero dieci -, mi sembra ci siano tutte le premesse per ottenere qualcosa di buono. C'è soprattutto l'entusiasmo dei nuovi arrivati, loro hanno portato una boccata d'aria pura che fa bene anche a noi, che alla Samp eravamo già da qualche anno, e soprattutto c'è in ognuno di noi la voglia di fare un grande campionato». Tra questi, ad esempio, un altro attaccante, Fabio Quagliarella: «È forte, ha provato anche come esterno e vedrete che non deluderà».
Intanto in Val di Fassa il lavoro non manca: dopo cinque chilometri di corsa e la resistenza ieri è cominciato il lavoro sulla velocità con il test «Navetta-Capanna». La prova serve per valutare lo scatto e la capacità di resistenza nello scatto, coprendo per sei volte una breve distanza (una quarantina di metri, venti ad andare e venti a tornare): la capacità di scatto è tanto migliore quanto inferiore è il tempo della prima e della seconda prova.


Capitolo mercato. Walter Novellino stava cercando un centrocampista centrale e, forse, lo ha trovato. Gennaro Delvecchio era ad un passo dal Napoli ma il tecnico è stato chiaro: «È un elemento troppo importante, da qui non si muove».

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