Fognini fa l’impresa: nei quarti dopo 16 anni E ora trova Djokovic

Parigi porta fortuna al tennis azzurro: un anno fa Francesca Schiavone vinse il singolare firmando un’impresa mai riuscita a un’italiana; ieri Fabio Fognini e ancora lei, la milanese di ferro, hanno raggiunto i quarti scrivendo un’altra pagina storica di questo sport. Bisogna risalire al 1949 per trovare due giocatori di casa nostra nei quarti del Roland Garros, Gianni Cucelli e Annalisa Ullstein Bossi. E ancora. Se Francesca sta facendo gli straordinari per concedere il bis, Fabio ha colmato un vuoto di 16 anni. Già perché l’ultimo a raggiungere i quarti nel torneo francese fu Furlan, poi battuto dallo spagnolo Bruguera, nel lontano 1995. Da allora solo Sanguinetti entrò fra i primi otto d’uno slam, a Wimbledon nel 1998.
Bastano questi ricordi per sottolineare come e quanto sia importante la vittoria di Fognini che ha battuto lo spagnolo Montanes al quinto set d’una partita durata 4h e 22’ per 4-6 6-4 3-6 6-3 11-9. Una sfida interminabile conclusasi sul rettilineo finale da due atleti sull’orlo del collasso fisico. Fognini ha giocato praticamente da fermo gli ultimi sei game del quinto set, protrattosi per 95’, perché ha accusato un malanno alla gamba sinistra: distrazione di primo grado al retto femorale, più di uno stiramento, meno d’uno strappo. In forse la sua partecipazione al match della vita, in programma domani contro il più forte tennista di questo 2011, il serbo Djokovic, giunto alla quarantatreesima vittoria consecutiva. Per tre volte il sanremese, 24 anni compiuti il 24 maggio, ha richiesto l’intervento del fisioterapista, il primo a game in corso, addirittura dopo aver sbagliato la prima palla di servizio sul punteggio di 7-6 e 15-30 per il suo avversario. A due passi dalla sconfitta, insomma. Fabio ha fatto l’impossibile per restare in gara prima e sorpassare poi un avversario più cotto di lui sul piano fisico, alle prese con i crampi e una fatica lancinante. In pratica ha rovesciato il risultato giocando da fermo e facendo andare dritti e rovesci di pura forza con le braccia. Così facendo ha tesaurizzato la rimonta del quarto set (da 1-5 a 5-5) che ha fatto da spartiacque al match.
A distanza di due ore la Schiavone ha concesso il bis battendo la serba Jelena Jankovic per 6-3 2-6 6-4 ribaltando una situazione critica nel terzo set, quando s’è trovata sotto 3-4 e 0-30 sul suo servizio. È stato il momento chiave di un match che la nostra campionessa ha letteralmente dominato nel set iniziale con un tennis spettacolare, fatto di rotazioni accentuate, ma anche di attacchi in controtempo e volee incisive. Poi la Jankovic s’è ripresa portando la sfida al terzo set, ma non è riuscita ad opporsi all’acuto della Schiavone che ha vinto gli ultimi tre game. Nei quarti affronterà la russa Pavlyuchenkova che ha vinto il derby con la Zvonareva in tre set.

Un bel regalo per la «leonessa», che non è mai riuscita a superare la Zvonareva (10 partite, altrettante sconfitte) mentre con la Pavlyuchenkova vanta uno score positivo di 2-1. C’è da guardare fiducia alla seconda settimana del Roland Garros.

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