Dalla Fondazione Ant sostegno e prevenzione

La presidente Pannuti: «Una risposta concreta al richiamo della sofferenza e al bisogno d'aiuto»

Viviana Persiani

«Non rappresentiamo una stampella della sanità pubblica, bensì una valida e reale integrazione che lavora con dignità per prestare assistenza socio-sanitaria ai malati di tumore e per fare prevenzione». Raffaella Pannuti, presidente della Fondazione Ant Italia Onlus che opera in nome dell'Eubiosia (vita serena e tranquilla, nel rispetto della dignità del malato terminale), con grande entusiasmo, presenta l'attività della fondazione che con «grande spirito di solidarietà offre una risposta a quello che è il richiamo della sofferenza e il bisogno di aiuto».

Nata nel 1978, per opera dell'oncologo Franco Pannuti, dal 1985 a oggi Fondazione Ant Italia Onlus, considerata la più grande realtà non profit per l'assistenza specialistica domiciliare ai malati di tumore e la prevenzione gratuite, ha offerto cure a oltre 113.000 malati, da Nord a Sud. «Le nostre 120 delegazioni alle quali fanno capo i 20 gruppi di assistenti, vere e equipe multidisciplinari che assistono ogni giorno 4mila persone nelle loro case, lavorano con rispetto, trasparenza ed efficienza prestando aiuto ai malati, ma anche alle loro famiglie».

Tra medici, infermieri, psicologi, ma anche nutrizionisti e farmacisti, sono complessivamente 433 i professionisti che lavorano per la Fondazione cui si affiancano oltre 2.000 volontari impegnati nelle attività di raccolta fondi necessarie a sostenere economicamente l'operato dello staff sanitario. Molto importanti sono le campagne di prevenzione oncologica con progetti di diagnosi precoce del melanoma (per il quale il nostro sistema sanitario non contempla uno screening diagnostico), delle neoplasie tiroidee, ginecologiche e mammarie. Dall'avvio nel 2004 sono stati visitati gratuitamente 125.000 pazienti in 72 province italiane. «Ci occupiamo di prevenzione coinvolgendo anche le scuole e promuovendo la sana alimentazione: negli istituti portiamo avanti dei progetti e delle attività socio-sanitarie, di formazione, di prevenzione e di educazione». Ant finanzia la maggior parte delle proprie attività grazie alle erogazioni di privati cittadini (30%) e alle manifestazioni di raccolta fondi organizzate (29%), al contributo del 5x1000 (12%), a lasciti e donazioni (5%). Solo il 18% di quanto raccoglie deriva da fondi pubblici.

Ant è la 11ª Onlus nella graduatoria nazionale del 5x1000 su oltre 38.000 aventi diritto nel medesimo ambito. «Riusciamo a soddisfare tutte le richieste grazie anche alla raccolta del 5xMille: le 112mila persone che ogni anno decidono di donarci la loro piccola parte di reddito ci accordano una grande fiducia che noi ricambiamo con un patto d'onore».

Del resto, pensiamo che la presa in carico di un paziente da parte di Ant comporta un costo di circa 2.

000 euro, esclusi i farmaci che restano a carico del Servizio sanitario nazionale. Si può condividere lo spirito di solidarietà della Fondazione nella sua missione quotidiana donando il proprio 5x1000 (codice fiscale 0122965037). Per info: www.ant.it.

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