Forza Italia rifiuta i «regali» del sindaco

Forza Italia rifiuta i «regali» del sindaco

Quella nomina non s’ha da fare, nè domani, nè mai. Forza Italia risponde picche alla richiesta di Marta Vincenzi ai gruppi consiliari di opposizione di indicare un nome da inserire nel consiglio di amministrazione dell’Asef (l’azienda speciale per i servizi funebri). In due parole: «proposta irricevibile». Perchè - scandisce Raffaella Della Bianca, capogruppo degli azzurri in Comune - «non esistono i presupposti, nè politici, nè amministrativi, affinchè un eventuale rappresentante “vicino“ all’opposizione possa svolgere correttamente funzione di controllo, in quanto dovrebbe partecipare alla gestione della società secondo gli indirizzi dell’azionista di riferimento», cioè sindaco e giunta comunale. Per Della Bianca, quindi, l’eventuale consigliere suggerito dall’opposizione (e nominato successivamente dal sindaco) sarebbe comunque tenuto ad adeguarsi alla linea tracciata dalla Vincenzi e dalla sua giunta. «Per cui al momento di approvare il bilancio immagino che il nostro rappresentante dovrebbe dimettersi se non fosse in sintonia con l’indirizzo del sindaco». Il capogruppo di Forza Italia parla di «contentino nei confronti dell’opposizione». Nella risposta al sindaco si legge ancora: «Diverso sarebbe se il consiglio di amministrazione fosse diretta espressione del consiglio comunale, oggi di fatto espropriato di ogni funzione di controllo sulle società partecipate, essendo i componenti di nomina del sindaco e non di elezione». Fin qui la sostanza. Ma anche sulla forma ci sarebbe qualcosa da dire: «Anche l’urgenza della sua richiesta non ci sembra rispettosa nei confronti dei gruppi di opposizione», aggiunge Della Bianca. Nel mirino finisce poi la stessa azienda dei servizi funebri che «dovrebbe adeguarsi da tempo a quanto prescritto dall’autorità garante per evitare che entri in concorrenza da posizione privilegiata con i privati, come oggi sta avvenendo». Il niet di Forza Italia è ribadito da Alleanza nazionale che si asterrà dall’indicare un nome per il consiglio di amministrazione di Asef.

Gianni Bernabò Brea, consigliere comunale di An motiva così la decisione: «La richiesta di Marta Vincenzi è solo un tentativo di coinvolgere nella forma ma non nella sostanza l’opposizione». Che, invece, invoca la massima trasparenza da parte del Comune sulle attività delle società controllate. «Ma la nostra richiesta fino ad oggi è sempre caduta nel vuoto».

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