Il funky anni ’80 ha trovato la sua capitale

Narni è la capitale del funk e della dance music. Affermazione un po’ azzardata, ma sicuramente valida da stasera al 31 agosto. Torna il «Narni Black Festival», ospitato dall’elegante piazza dei Priori, punto di riferimento per gli amanti della black music. Programma ricco anche quest’anno. Un’occasione da non perdere per assistere all’esibizione di vere e proprie leggende, a meno di un’ora da Roma. Ad aprire l’edizione 2008, stasera, una «Special Black Night» con Satoshi Tomiie, il più celebre dj giapponese. Le tre serate successive saranno tutte aperte dalla street band Fantomatik Orchestra, che attraversando le vie di Narni scalderà l’atmosfera, lasciando poi il palco ai protagonisti del cartellone. Domani il primo a salire sul palco sarà Andrea Mingardi, accompagnato dalla Rossoblues Brothers Band: uno spettacolo dedicato a Ray Charles.
A seguire, appuntamento con il grande George Clinton, il «Primo Ministro del Funk». Ha fatto la storia della musica nera con i Parliament e con i Funkadelic, cominciando a esibirsi negli anni ’70. La sua popolarità ha subito una flessione negli anni '80, ma poi molti rapper hanno iniziato a campionare i suoi brani, indicandolo come fonte d’ispirazione e regalandogli una nuova popolarità. Sabato 30 apertura con Bobby Johnson, star della soul music, e chiusura in grande con la leggenda degli Earth, Wind & Fire. La band originale non c’è più, ma il chitarrista Al McKay ha messo in piedi un gruppo di grande spessore musicale, perfetto per interpretare i classici pezzi diventati pietre miliari della dance anni ’70. E dunque canti e balli con September, Sing a song, Boogie wonderland e Fantasy. Chiusura del festival in grande stile, con due proposte di grande interesse. Domenica 31, infatti, la serata sarà aperta dalla nuova stella della soul music Keisha Jackson, figlia di Millie Jackson, unica artista in grado di competere negli anni ’70 con l’inarrivabile voce di Aretha Franklin. Festa finale affidata ai Village People, altro simbolo della dance anni Settanta.

In scaletta tutte le canzoni più note, da Go West a In the Navy, da Macho man a Sex over the phone, passando naturalmente per la celeberrima YMCA. I Village People a luglio hanno festeggiato trent’anni di carriera e la formazione è immutata dal 1980, se si eccettua l’ingresso del nuovo «biker» (il motociclista vestito in cuoio) nel ’95.

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