Funziona anche da noi «La trappola» di Agatha Christie

Giovanni Antonucci

Il teatro giallo è considerato in Italia un genere inferiore, rivolto a un pubblico senza pretese. In Inghilterra, invece, interpreti e pubblico lo ritengono un tipo di teatro che non ha nulla da invidiare agli altri. Lo dimostra il fatto che molti grandi attori britannici lo hanno rappresentato con successo e in teatri prestigiosi. Non bisogna dimenticare che, a Londra, Trappola per topi è in scena ininterrottamente da oltre cinquantadue anni. La sua autrice, Agatha Christie, si è dedicata al giallo teatrale con grande impegno, scrivendo ben dodici pièce. Una delle più brillanti e più fortunate è La tela del ragno, in scena al Teatro Anfitrione di Roma. In mano a una fuoriclasse come la Christie, il giallo può gareggiare con il miglior teatro umoristico. La tela del ragno è, infatti, un mix di giallo e di commedia brillante, di elegante «pièce di conversazione» e di humour nero. Ambientata in una villa molto inglese del Kent, ha per protagonista una bella signora, Clarissa, moglie di un funzionario di rango dello Stato, che si trova improvvisamente con un cadavere in casa. Un cadavere che le crea una serie di situazioni, talvolta più umoristiche e comiche che drammatiche.

La regia di Sergio Ammirata è attenta a cogliere l'umorismo nero della commedia, senza sottovalutare il giallo propriamente detto. Patrizia Parisi impersona con classe, spirito e fascino Clarissa, mentre Sergio Ammirata è un ispettore assai gustoso. Ben affiatato il resto del cast.

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