Il furgone torinese offre la stessa maneggevolezza e il comfort di una berlina. Tra le varie versioni anche quella per il trasporto delle persone Fiat Scudo, ecco la vera auto da lavoro

Tra i punti di forza la luminosità e l’assenza di rumori nell’abitacolo. Facilità di carico e scarico merci

Enrico Artifoni

Il settore dei Veicoli Commerciali è un fiore all’occhiello della Fiat: qualità dei prodotti, ampiezza e aggiornamento continuo della gamma hanno portato il brand a conquistare posizioni importanti, con volumi che valgono il 45% del mercato italiano e l’11% di quello europeo.
A dare ulteriore impulso alle vendite è chiamato il nuovo Scudo, nelle concessionarie dal prossimo gennaio. Come la prima fortunata generazione del modello, prodotto dal ’95 a oggi in 350mila unità, il nuovo commerciale Fiat è frutto della collaborazione con Psa Peugeot-Citroën e viene costruito in Francia.
La derivazione dal pianale delle grandi monovolume dei tre marchi gli dona un comportamento dinamico di tipo automobilistico. Ma c’è di più. Alla maneggevolezza e al comfort da berlina, il nuovo Scudo aggiunge tante altre doti che lo rendono un punto di riferimento tra i veicoli da lavoro della sua categoria. Rispetto al predecessore offre un volume interno più ampio (da 5 a 7 metri cubi) e un notevole incremento della portata utile (da mille a 1.200 chilogrammi). Oltre alle versioni Furgone con nove diverse carrozzerie, la gamma comprende un’articolata offerta di veicoli per il trasporto persone (Combi e Panorama) ed è completata dal Cabinato con pianale a passo lungo, ideale per la trasformazione in ogni tipo di allestimento. Con due passi (3,0 e 3,12 metri), due lunghezze esterne (4,8 e 5,13 metri), due altezze (1,89 e 2,28 metri) più altre due (1,89 e 2,20 metri) con le sospensioni pneumatiche e due lunghezze utili (2,25 e 2,58 metri), al cliente non resta che l’imbarazzo della scelta mirata al tipo di utilizzo e alle preferenze personali.
Un frontale che esprime dinamismo, con i fascioni avvolgenti, i proiettori di forma allungata e il parabrezza fortemente inclinato, si coniuga armoniosamente con la parte posteriore contraddistinta da linee squadrate che offrono la percezione di grande capacità e facilità di carico. Al classico bianco dei commerciali, Fiat affianca altre nove colori di carrozzeria, tra cui un inedito crema pastello, abbinati a tre tipi di rivestimento degli interni. La plancia bicolore ha un’impostazione da berlina, con il quadro strumenti a 4 quadranti, lo schermo multifunzione e i comandi raggruppati sulla console centrale. I posti vanno dal minimo di due su una sola fila con sedili singoli al massimo di nove su tre file con panchetta biposto anteriore. Quale che sia la configurazione, la postura è ergonomica e il comfort elevato per occupanti di tutte le taglie.
Il benessere a bordo è garantito dal gran numero di vani e tasche portaoggetti, dalla luminosità e dall’ottima insonorizzazione dell’abitacolo, oltreché dall'elasticità di marcia dei tre motori turbodiesel Multijet con omologazione Euro 4: un «millesei» da 90 cv abbinato a un cambio manuale a 5 marce e i «duemila» da 120 oppure 140 cv, entrambi con cambio manuale a 6 marce. Il primo spinge lo Scudo fino a 145 orari e in media consuma solo 7,2 litri di gasoli ogni 100 km, i più potenti toccano rispettivamente i 160 e 170 orari, contenendo in ogni caso i consumi tra i 7,2 e i 7,4 litri ogni 100 km. Oltre alle classiche sospensioni meccaniche, il nuovo Scudo propone quelle pneumatiche autolivellanti che assicurano un assetto costante in ogni condizione e abbassano la soglia del vano di carico a soli 49 centimetri.

La sicurezza: di serie su tutta la gamma l’Abs con ripartitore Ebd e sistema di assistenza nelle frenate d’emergenza Hba, quattro freni a disco e, a seconda dei Paesi, il controllo di stabilità Esp e da uno a 6 Airbag.

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