Il Futurismo di Baldessari in mostra alla Galleria Farsetti

Roberto Marcello Baldessari, in arte «Iras», con le sue opere multiformi, lo troviamo alla Galleria Farsetti Arte di via Manzoni (Portichetto) fino a sabato con una mostra che si inserisce nelle celebrazioni del centenario futurista. L’artista nato in Istria da genitori roveretani, conobbe i maggiori esponenti del Movimento artistico di inizio ’900. Dopo una prima fase di aderenza ai modi pittorici bocconiani, Baldessari, tarsferitosi a Firenze, subì l’influsso di Ardengo Soffici e Ottone Rosai. Gli anni Venti danno all’artista l’occasione di fare frequenti viaggi in Europa, in particolare ad Hanover. La mostra, a cura di Maurizio Scudiero, comprende una quarantina di opere dal 1915 al 1934, tra disegni, oli e pastelli, inclusi lavori dedicati agli studi sul paesaggio e sulla natura morta. Non mancano suggestivi dipinti di interni, caffè e osterie, tematica mediata da Ottone Rosai, come «Blu Caffè», «Fumatore al Caffè», «Cafè Flambet».

In queste opere eseguite, eseguite tra il ’18 e il ’22, come sottolinea Maurizio Scudiero nel catalogo edito dalla stessa Galleria, «lo stile di Baldessari giunge a piena maturazione, con l’affinamento delle tipologie delle sue figure, come ad esempio “Il lettore di giornale“; con la bilanciatura dei cromatismi e l’inserimeto di lettere e parole, non a collage ma dipinte». Una mostra esemplare del «secondo» Futurismo, espressione artistica che la critica classificò sbrigativamente ma che invece ha segnato una tappa fondamentale per l’avanguardia italiana.

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