Il futuro del pianeta terra? È sul lago del Dalai Lama

Si apre a Verbania il congresso mondiale sulla pace e la salute della Terra. Il progetto è stato lanciato da un’associazione buddista affiliata alle Nazioni Unite

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Miriam D’Ambrosio

C'è un'urgenza, un sos che non conosce sosta, da lanciare al mondo per distoglierlo dal comodo torpore in cui è adagiato.
C'è la necessità di allertare le coscienze e la volontà umana, potente nel distruggere e creare, per realizzare un nuovo modo di vivere, in sintonia con il pianeta che accoglie la vita.
Da oggi a domenica 5 giugno, con il III Congresso Mondiale di Verbania «Ambiente di pace per la tua salute», viene ricordato che non è utopia cominciare a eliminare la povertà estrema, garantire ai bimbi dei Paesi in difficoltà un'istruzione adeguata, ridurre la mortalità infantile e tutelare la salute delle madri e la condizione femminile in genere, arginare la piaga dell'Aids, assicurare un ambiente sano.
Ed è proprio l'ambiente il punto focale di questi tre giorni, la «salvaguardia del futuro sulla terra», «l'interdipendenza tra esterno e interno», la stabilità tra corpo, spirito e mente.
Nella Sala Conferenza della Scuola di Formazione della Polizia Penitenziaria di Pallanza sul lago Maggiore, il fondamentale obiettivo da affrontare e raggiungere è la comprensione del ruolo che la natura e le leggi naturali svolgono nella vita dell'uomo, incidendo sul benessere e la qualità. Protagonista a Verbania («città educativa» che ha creato un Consiglio Comunale Ragazzi attivo nella vita della comunità e nel favorire incontri con culture diverse) è l’associazione Lama Gangchen World Peace Foundation (affiliata alle Nazioni Unite), nata tredici anni fa per promuovere lo sviluppo di una filosofia della pace e preservare ogni cultura indigena con tutto il sacro bagaglio di tradizioni. Anima dell'organizzazione è il Lama Gangchen: «L'aria che respiriamo è la nostra fonte d'energia vitale, così come la terra che usiamo per coltivare il nostro cibo o l'acqua che beviamo».
Accanto al Lama c'è un'altra organizzazione affiliata all'Onu, la China Society fondata nel 1994 da un gruppo di imprese non statali delle regioni cinesi di Hong Kong, Macao e Taiwan, poi fanno la loro parte (sempre legate alle Nazioni Unite) l'Associazione Internazionale degli Educatori alla Pace Mondiale, la Children of the Earth dedicata ai cuccioli d'uomo perché abbiano un futuro degno, e la Dhammakaya Foundation, che si occupa «della pace interiore», cioè della meditazione.
Professionisti che arrivano da tutto il mondo, «combattenti» che parlano di guarire le ferite interiori, che affrontano il problema della comunicazione tra ambiente interno ed esterno relazionandosi con la psichiatria, che fanno conoscere la tradizione dei Maya, le culture sciamaniche, le parole e le azioni di San Francesco d'Assisi, uno degli ambientalisti più famosi della storia dell'uomo. Economia e spiritualità sono i temi del 5 giugno, il Giorno Internazionale dell'Ambiente, «per la tua salute ora e sempre - come insegna Lama Gangchen - con l'attenzione di tutti gli Esseri Umani, con le benedizioni di tutti gli Esseri Santi».

Ricordando, insieme a Marco Columbro, attore e showman amato dal grande pubblico, presenza attiva di questo Congresso e artista dedito da almeno venti anni ai temi dello spirito e del benessere psicofisico, che c'è bisogno di «trasformare l'uomo da sonnambulo in un essere completamente risvegliato».

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