Alla Galleria Morone "Da Parigi a Gerusalemme - Sulle tracce di Chateaubriand"

Stenio Solinas presenta il suo ultimo libro. Appuntamento giovedì 10 novembre alle 18 alla Galleria Morone di Milano

Alla Galleria Morone "Da Parigi a Gerusalemme - Sulle tracce di Chateaubriand"

Oriente e Occidente. Risciranno mai a incontrarsi? Oppure sono destinati sempre allo scontro, alla reciproca incomprensione? Due secoli fa con un viaggio che da Parigi lo portò attraverso la Grecia e Costantinopoli a Gerusalemme, Chateaubriand tenne a battesimo la prima moderna letteratura di viaggio e la viosione romantica di un Oriente ricostruito dall'occhio dell'Occidente. Due secoli dopo un altro scrittore viaggiatore, Stenio Solinas (inviato ed editorialista de Il Giornale), nel ripercorrere quell'itinerario si è scontrato con la nuova realtà geopolitica che ha il suo campo d'azione in Palestina. Il risultato di questo viaggio è il libro "Da Parigi a Gerusalemme -sulle tracce di Chateubriand" (Vallecchi editore, 170 pag. E. 15.50).

Intorno a questo rapporto complesso e affascinante parleranno giovedì 10 novembre alle ore 18 (domani se esce oggi), nella rinnovata sede della Galleria Morone, Roberto Zavaglia, di esperto di politica internazionale e l'autore del libro, coordinati da Luciana Baldrighi. Il terreno di conversazione avrà come scenario le opere del pittore iraniano Tirafkan, non è un caso, dunque, che si è scelta la sede di via Nerino. Chateaubriand è stato l'inventore del Romanticismo in Francia nell'Ottocento; figura poliedrica, agitatore politico, la sua carriera è stata ricca, da ambasciatore a ministro degli esteri. Il suo capolavoro letterario s'intitola "Le memorie d'oltretomba".

Innamorato del viaggio e del mare che separa i continenti e le terre, Chateaubriand (al quale si deve anche il nome della famosa carne alla Chateaubriand), diceva:"Non posso guardare un vascello senza morire dalla voglia di andarmene". La stessa cosa la pensa Solinas che ha ripercorso da Parigi a Gerusalemme la via indicata dal grande letterato francese, con il treno, la barca a vela, i bus e a cavallo (seppure per tratti più brevi) pur di percepire e di provare a sentire le sensazioni che Chateaubriand visse, senza tralasciare la sua visione geopolitica e facendone i confronti con quella odierna.

Nel 1811 Chateaubriand pubblicò il suo "Itinèraire de Paris à Jèrusalem" e diede, come dicevamo, il via alla memorialistica da viaggio, quell'insieme di storia e memoria, geografia e racconto, sensazioni, esperienze e riflessioni che hanno poi finito per incarnare un vero e proprio genere letterario. La Gregia, Costantinopoli e la Terra Santa, queste le tappe essenziali di un periplo nel quale si mischiano le motivazioni più diverse: un pellegrinaggio umanistico e religioso, una passione amorosa, la noia e l'insoddisfazione, il bisogno di essere altrove, il narcisismo di un romanziere. Solinas con le sue 1350 miglia di navigazione è arrivato a Costantinopoli prima passando per la Grecia e poi in Palestina e in Israele. Il risultato è un doppio libro fra passato e presente, saggio e racconto, omaggio a un maestro, esercizio di ammirazione e prova d'autore. Per i più curiosi, diamo anche la "ricetta del visconte Chateaubriand".

Fu sua l'invenzione della fetta di carne di bue tenerissimo, dallo spessore di circa tre centimetri, tagliata nel filetto. E' cotta ai ferri o in padella e servita con una salsa (la più classica è la salsa Bèarnaise).

Un tempo era tagliata nella lombata e servita con una riduzione di vino bianco e di scalogno, in salsa demi-glacè e con l'aggiunta di burro di dragoncello e di succo di limone. Queste informazioni si trovano persino sull'Enciclopedia Larousse. Fu un suggerimento che diede Chateaubriand in un campo militare durante una sosta di marcia.

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