«Il Milan sente la Champions in maniera fortissima. È certamente nel nostro dna, teniamocelo». Adriano Galliani è più sereno all'indomani del successo del Milan a Marsiglia, nel match che ha segnato il debutto dei rossoneri in Champions League.
«CERCO UNO PSICHIATRA» Ieri Galliani ha detto che avrebbe cercato uno psichiatra per capire la metamorfosi del Milan fra Champions e campionato: «Ho cominciato a cercarlo da stamattina», dice Galliani a Sky. «Era una battuta, ma nemmeno troppo: io noto che i giocatori e tutto l'ambiente, prima delle partite di Champions hanno una determinazione, una concentrazione, feroce che, purtroppo, non riusciamo a ricreare in campionato», prosegue l'amministratore delegato del Milan. «Lo si capisce persino dal pullman, dal respiro dei giocatori, dall'assenza dei cellulari e da tante altre cose». Decisivo ancora una volta è stato Filippo Inzaghi, autore di una doppietta: «Pippo è fantastico, un giocatore incredibile, con il senso del gol», sottolinea il dirigente rossonero. «A mezze punte stiamo messi bene, abbiamo Ronaldinho, Seedorf e all'occorrenza Pirlo. Se servirà, abbiamo un ragazzo che si chiama Di Gennaro. Credo che questo organico sia ricco e che possa avere, anche se manca Kakà, diverse soluzioni».
NESSUN CASO RONALDINHO Per Ronaldinho, in panchina contro il Marsiglia, non si tratta di una bocciatura: «Credo che ritornerà anche il momento di Ronaldinho», dice Galliani. «Ieri sera hanno fatto benissimo Seedorf e Inzaghi, ma credo che ci sia assolutamente spazio anche per lui. Non è una bocciatura, è una scelta tecnica del nostri allenatore e, confermo ancora una volta, al Milan le formazioni le fanno gli allenatori».
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