«A Garrone chiedo il rinnovo del contratto»

«A Garrone chiedo il rinnovo del contratto»

Antonio Cassano, a quattro giorni dalle nozze con Carolina Marcialis, dà vita, come suo solito, ad uno show fuori programma. Location: gli studi di Sky, dove ieri ha girato un nuovo spot. Così l'attaccante ha pensato bene, con ironia e senza giri di parole, di chiedere al presidente Riccardo Garrone, che non sarà suo testimone di nozze ma sabato nella chiesa di Santa Margherita siederà in prima fila, un regalo decisamente particolare: il rinnovo del contratto. «Sono pronto per il matrimonio, manca una settimana - ha detto Fantantonio - In questi tre anni Carolina mi ha cambiato la vita: a livello calcistico e non, sono più tranquillo, vado pure più spesso in tv. Ha nove anni meno di me ma mi ha dato degli input che mi hanno spinto sulla retta via. L'agendina con i numeri delle donne? L'ho bruciata due anni e mezzo fa, ormai sono fuori dal giro e sono contento. Ho donato la mia vita a Carolina. Se mi diceva di no - ha scherzato - prima buttavo di sotto lei e poi mi buttavo io. Verrà anche Del Neri, così come Garrone, che sarà in prima fila, e spero che il mio presidente mi regali il rinnovo di contratto con la Sampdoria».
Cassano giura quindi amore eterno alla Sampdoria, mentre al centro di un'importante trattativa di mercato c'è invece Angelo Palombo: nelle prossime ore il direttore sportivo nerazzurro Branca si metterà in contatto con il procuratore Tullio Tinti per chiedere la disponibilità del giocatore ad andare all'Inter; sul piatto un faraonico contratto di quattro anni e il doppio dell'ingaggio che attualmente guadagna alla Sampdoria. Nel mirino dell'Inter c'è infatti Mascherano del Liverpool ma la cifra richiesta, 30 milioni, sono giudicati troppi. Alla Samp saranno offerti dieci milioni, ma la società blucerchiata inizierà a trattare solo sulla base di tredici-quindi milioni. Sull'argomento è intervenuto anche Cassano: «Palombo via? Ma se andiamo in Champions come facciamo senza di lui? In questo periodo, comunque, si dicono tante cose ma solo il 5% sono vere. Angelo è importante, è il nostro leader, il nostro capitano, mi auguro che possa rimanere ma dovete chiedere a Gasparin. L'anno scorso all'Inter è andato via Ibrahimovic per una valanga di soldi, ma nel caso di Palombo è difficile che arrivi uno più forte». Sulla Champions ancora Cassano: «Non vedo l'ora di esserci, diciamo piuttosto che vorrei incontrare il Barcellona, il mio sogno è sfidare Messi». Su Di Carlo: «Mimmo è una bravissima persona, ci divertiremo, ma io faccio divertire tutti i miei allenatori». Poi ha chiosato con la Nazionale: «Sarei contento che l'Italia vincesse, ma non per Lippi. Ha detto che dai 18 ai 35 anni tutti possono giocare in Nazionale. Si vede che io ho 36 anni. Non mi ha mai fatto neanche una chiamata per spiegarmi perché non mi convocava, che ne so? Perché gli stavo antipatico. Si vede che la sua scheda telefonica non ha questa funzione...». Con il prossimo ct Cesare Prandelli ci sono stati dei problemi ai tempi della Roma, «ma ci siamo lasciati in ottimi rapporti - ha assicurato Cassano - spero che si possa partire tutti alla pari». In merito ieri è intervenuto anche il presidente Antonio Matarrese: «Cassano non ci manca: avrebbe solo rotto un equilibrio all'interno della squadra. Io sono d'accordo con Lippi conoscendo Cassano che non Maradona, che risolveva i problemi, lui li avrebbe procurati. È un grandissimo calciatore ma non poteva stare in un consesso della nazionale come questo.

Del resto Lippi non l'allenatore ma il selezionatore, quello che deve tenere insieme il gregge. Se nel gregge c' una pecora che scappa non che il pastore può seguirla per andarla a riprendere, quindi meglio che Cassano stia fuori».

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