A Gaza è peccato divertirsi: incendiato il luna-park

In agosto il governo di Hamas lo aveva fatto chiudere perché era frequentato da uomini e donne insieme e le donne vi potevano fumare

A volte, qui in Occidente, ci si dimentica che cosa vuol dire essere governati dagli integralisti islamici. Gente per la quale anche i più innocenti svaghi possono essere travisati alla luce del "peccato". Questa notizia serve per ricordarcelo: uno dei pochi parchi di divertimenti di Gaza, già chiuso ad agosto dal governo di Hamas, è stato, come se non bastasse, incendiato. Ovviamente da "ignoti".
Lo ha reso noto Ala al Araj, proprietario del «Crazy Park», spiegando che un gruppo di uomini incappucciati aveva prima legato le guardie, poi sparso del gasolio e infine appiccato fuoco al parco.
Hamas aveva chiuso il parco acquatico perché veniva frequentato da uomini e donne insieme, fatto che secondo loro era gravemente peccaminoso. Secondo Hamas inoltre, il personale del parco serviva le pipe ad acqua alle donne, permettendo loro di fumare: ulteriore grave affronto alla legge del Corano.


Nello scorso giugno era stato incendiato anche un campo estivo dell'Onu per bambini: secondo Hamas, diffondeva l'immoralità nell'infanzia, probabilmente perché permetteva a maschietti e femminucce di giocare insieme.

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