Da mega oasi dove fuggire dall'afa nei mesi estivi a «mini Idroscalo» dove praticare kayak e canoa tutto l'anno. La trasformazione del Lido, chiuso da tre anni per colpa (anche) del Covid ma soprattutto per la carenza di fondi per ristrutturarlo, sta per partire. «Via ai lavori a gennaio - ha riferito ieri il sindaco Beppe Sala nel suo podcast Buongiorno Milano -, serviranno 24 mesi per la realizzazione del nuovo centro sportivo, la trasformazione dell'attuale piscina, la realizzazione di quella nuova all'aperto e la manutenzione degli impianti e palazzine esistenti. E poi altri 7 mesi per la demolizione e ricostruzione del Padiglione cabine individuali». La nuova versione del Lido sarà inaugurata (se tutto va bene) nella seconda metà del 2025. Ci sarà ancora una vasca esterna quindi ma di dimensioni decisamente ridotte. Il grande specchio d'acqua sarà una sorta di laghetto dove fare kayak. E l'impianto sarà gestito dalla società Ingesport Health (quella dei centri GoFit) che si è aggiudicata il bando di gestione per 40 anni e ha già presentato un progetto per privatizzare anche il centro balneare Scarioni.
Sala nel podcast torna alle origini dell'impianto di piazzale Lotto, inaugurato nel 1931 con il verso di Lorenzo de'Medici «chi vuol esser lieto sia, del doman non v'è certezza» sul porticato d'ingresso. «Era diviso in vari specchi d'acqua, uno prevedeva la generazione di onde tramite un sistema a pale, l'uso di barchette pubbliche, spiaggette di sabbia». Ricorda che fu «accolto con una certa freddezza dal regime fascista» e autorizzava anche «l'uso promiscuo tra uomini e donne nelle piscine, non era scontato allora». Tutto intorno, «una vera e propria Coney Island», versione ridotta dello storico luna park di New York, «giostre, chioschi, la Rotonda, ossia un padiglione adibito a bare ristorante con terrazze affacciate sulla grande piscina. Tutto ciò non impedì che il villaggio divertimenti fallisse dopo 3 anni, lo prese in carico il Comune che abbandonò alcune bizzarrie, la scritta di de'Medici e ne fece un impianto sportivo».
La nuova fase. La piscina si diceva è chiusa dal 2019, «è obsoleta, priva di un impianto filtrante, le strutture sono invecchiate» spiega Sala. Il progetto di Ingesport - 25 milioni di investimento e 80mila euro di canone annuo - oltre alla parte esterna prevede un nuovo centro ludico-sportivo indoor dove praticare fitness tutto l'anno. «Nell'accordo si è posta attenzione ai prezzi agli utenti» spiega Sala. É stato oggetto di polemiche. Come l'addio alla maxi vasca.
«Scomparirà la grande piscina ma a favore di uno specchio d'acqua stile piccolo Idroscalo dove praticare canoa e kayak tutto l'anno. E si affiancherà un'altra vasca sempre estiva». Dopo oltre 90 anni, aveva reclamato il deputato FdI Marco Osnato «si perde la funzione storica del Lido, liquidata come troppo costosa da gestire».
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