Balliamo sulle punte insieme al Genoa, chi vuole aprire le danze? C'è l'imbarazzo della scelta, potete contare fino al numero undici. Un'avvertenza per quelli che sono nella lista: abbiate pazienza, aspettate il vostro turno perché c'è la coda. Tutti vorrebbero prendersi la prima fila dell'attacco genoano.
Undici nomi per tre maglie, vediamo chi metterà il piede sul podio. Beata l'abbondanza rossoblu, ad oggi il Grifone potrebbe mettere in campo l'altra squadra. Quella degli attaccanti. Leggeteli uno dopo l'altro, tutti in un fiato. Sta per scendere in campo un Genoa all'attacco: Greco, Di Vaio, Sculli, Leon, Papa Waigo, Borriello, Adailton, Figueroa, Forestieri, Gasparetto e Tarallo, di ritorno a Genova dopo la stagione al Padova. Sono undici e ci fermiamo qui. Ci sarebbe anche Diogo Tavares, rientrato dal prestito al Monza, ma ormai è stato (quasi) definito il suo passaggio al Lugano. Gli altri, invece, sono di fatto nell'organico del Genoa. Una curiosità di questo calcio mercato rossoblu, anche se quando si accenderà il semaforo verde del campionato sarà sicuramente cambiato qualcosa.
Intanto, però, sono lì in attesa, aspettando di sapere se le loro strade del calcio mercato porteranno ancora sotto la Lanterna. Undici attaccanti, storie diverse, la stessa voglia di vincere la sfida: diventare insostituibili per il Genoa. La concorrenza? Nessun problema, siamo pronti. «So che ci sono diversi attaccanti, ma cercherò di dare il massimo per ritagliarmi uno spazio importante: cercherò di mettere le mie caratteristiche al servizio del gruppo», spiega Marco Borriello. È l'assist anche per l'altro nuovo acquisto Ndeyie Papa Waigo: «Lo sapevo benissimo che ci sarebbe stato da lottare per conquistare un posto da titolare: è sempre così quando si va in una squadra importante come il Genoa dove ci sono grandi giocatori, ma non sono spaventato. Magari, dal mio punto di vista posso avere il vantaggio di poter ricoprire tutti i ruoli del reparto offensivo», aggiunge l'ex bomber del Cesena.
Poi c'è Lucho Figueroa che aspetta il ritiro austriaco per dimostrare di essere pronto per salire di nuovo sul ring. «Non vedo l'ora che inizi ufficialmente questa stagione, sono soddisfatto del lavoro che ho svolto negli ultimi mesi: il ritiro sarà un test importante in tutti i sensi», aveva confessato qualche settimana l'attaccante argentino.
La palla passa arriva anche a Giuseppe Sculli: «Un pizzico di rivalità è sempre positiva, rappresenta uno stimolo importante anche se bisogna sempre ricordarsi che l'unico obiettivo è il bene della squadra. I nuovi acquisti? Papa Waigo l'ho visto in azione quando abbiamo affrontato il Cesena e mi ha fatto un'ottima impressione, mentre Borriello lo conosco meglio: abbiamo giocato insieme nelle Nazionale Under 21, è senza dubbio un giocatore che potrà dare un contributo prezioso alla squadra». Infine Marco Di Vaio che si sofferma proprio sugli ultimi arrivati nel plotone offensivo rossoblu: «Si tratta di elementi di qualità, speriamo che riescano ad inserirsi velocemente nei meccanismi: sono certo che faranno bene».
Sono tanti e sono bravi. Però, sono pure troppi e qualcuno saluterà la compagnia. 3-4-3, questo il modulo di Gasperini. E adesso ci sarebbe da divertirsi con il gioco delle coppie. Chi e dove? Al campionato l'ardua sentenza. Ma il tecnico rossoblu, oggi, si potrebbe sbizzarrire. Ipotesi 1.
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