Se «Rain man» è l'uomo della pioggia, Marco Borriello è quello della Provvidenza. Un po' l'uno e un po' l'altro. Ieri pomeriggio l'attaccante rossoblù è tornato ad allenarsi con i compagni sotto il diluvio e, pur non essendo ancora al top, ha risposto presente alla chiamata del suo allenatore. Contro il Napoli di Cavani il Genoa ritrova il suo bomber venti giorni dopo l'infortunio alla caviglia che lo aveva messo ko contro la Roma. Se non è un «miracolo», poco ci manca. Nelle ultime settimane Borriello si è sottoposto a un tour de force per accorciare i tempi di recupero dal trauma distorsivo alla caviglia destra con lesione capsulo-legamentosa. I 45 giorni previsti inizialmente dallo staff medico per tornare in campo sono stati dimezzati grazie all'abnegazione del giocatore. Vedi Napoli e poi...rivedi Marco Borriello. «Lui e Rossi sono molto importanti sia che giochino, sia che vengano in panchina», ha detto Delneri prima della rifinitura.
Borriello andrà in panchina, Rossi in tribuna. Il Napoli fa un po' meno paura anche se l'emergenza in casa Genoa continua. La lista degli assenti comprende oltre a Rossi anche Bovo (squalificato), Vargas, Ferronetti, Jorquera e Anselmo («Peccato per l'infortunio. - si rammarica il tecnico -. Stavo iniziando a conoscerlo. Era adatto a fare un certo tipo di gioco»).
Fuori Anselmo, dentro Seymour favorito rispetto a Merkel perché più adatto a giocare su un terreno pesante. Per il resto la formazione che scenderà in campo oggi al Ferraris alle 15 sembra fatta: 4-3-3 con Sampirisi, Granqvist, Moretti e Antonelli in difesa; Seymour, Tozser e Kucka a centrocampo; Jankovic (alla centesima presenza in serie A), Immobile e Bertolacci in attacco. Delneri non teme distrazioni a una settimana dal derby. «Se i miei giocatori pensassero già al derby, li ucciderei. La gara contro il Napoli è fondamentale per affrontare quella successiva in modo più sereno e col morale più alto grazie a un risultato positivo. Contro il Napoli vogliamo giocare al massimo».
Delneri non si fa ingannare dal ruolino di marcia poco esaltante degli azzurri in campionato: «Contro l'Atalanta hanno giocato una buona gara, mentre hanno sofferto l'aggressività del Torino. Stanchi per l'Europa? In 48 ore si ha il tempo per recuperare e dopo una vittoria la stanchezza si sente meno - ribatte il tecnico che non crede a un Napoli Cavani-dipendente -. Il Napoli non è solo Cavani, peraltro in splendida forma. Cavani fa la differenza perché tutta la squadra gli dà una mano. Siamo pronti ad affrontarlo come abbiamo affrontato Jovetic, Pazzini ed El Shaarawy».
Il campo pesante non preoccupa il tecnico rossoblù: «Genoa e Napoli hanno le caratteristiche per lottare su ogni pallone. Sarà una gara maschia».
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