CHIAVARIAltra asta deserta: nessuno vuole la colonia del Duce

La Colonia Fara non prende il volo. La vendita dell'edificio futurista di nove piani a forma di fusoliera d'aereo con tanto di ali (sedi della mensa e degli spazi comuni) si è arenata sulla spiaggia di Chiavari. Ma dopo l'asta dello scorso 29 novembre (deserta), il comune del Tigullio ha deciso giovedì pomeriggio di riprovarci all'inizio del nuovo anno con una seconda gara. Ancora più allettante visto che sul prezzo base di 10 milioni e 975 mila euro verrà applicato uno sconto del 10 per cento. Non solo: in caso di nuovo fallimento l'amministrazione potrà ulteriormente ridurre la richiesta, in base alla legge, di un ulteriore 10 per cento prima di passare alla trattativa privata, ha spiegato il sindaco Roberto Levaggi.
Meno di nove milioni, insomma. La metà di quei 17 milioni offerti nel 2008 dalla cordata «Centro Arte Srl» per l'edificio realizzato nel 1936 dall'ingegnere Camillo Nardi Greco con tanto di affreschi firmati dal padre del futurismo, Filippo Tommaso Marinetti, e inaugurato dallo stesso Benito Mussolini. Soldi che la passata amministrazione comunale si sentiva già in tasca ma che avevano scatenato l'ira di Legambiente e Italia Nostra con una serie di ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato che hanno di fatto bloccato la vendita.

Ora, quattro anni dopo, con la caduta del mercato immobiliare e le casse comunali in profondo rosso, non restano che le polemiche. A partire dall'attuale minoranza che non le manda a dire alle associazioni ambientaliste che «hanno osteggiato la vendita della Colonia».

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