Emergenza rom, a Genova è allarme

(...) quartieri interessati.
Salendo dal centro verso l'alta valle il primo che si incontra è in Passo Torbella, proprio a ridosso del cavalcavia di via Argine Polcevera dove passa la strada di sponda del Polcevera che collega Cornigliano con Pontedecimo. A pochi metri dal centro di Certosa, a due passi dal centro sportivo Foltzer che ospita piscina e palestra ed è frequentatissimo dagli abitanti della delegazione. Sporcizia, degrado e una condizione di vita approssimativa per la quindicina di persone che stanziano nel campo abusivo. Salendo, all'ingresso di Bolzaneto in salita Acquamarsa da via Giro del vento sono una quarantina i rumeni che si sono costruiti una ventina di baracchette in alluminio trasformando un lembo di terra in una piccola baraccopoli: la gente protesta, soprattutto per la mancanza di sicurezza ma anche per il continuo rovesciamento dei cassonetti dell'immondizia ad opera dei rom, ma niente si è mai mosso per sgomberare la zona. Terzo punto in via Giacomo Bruzzo, sempre a Bolzaneto, a pochi metri di distanza dal mercato ortofrutticolo genovese: anche qui le condizioni igieniche sono pessime.
Questa è la Genova nell'era Marco Doria: città immobile che non sa rispondere alle emergenze del momento. E quella della presenza dei campi abusivi sembra esserlo per diverse ragioni. Tanto in Valpolcevera quanto a Prà.
Tre casi che sono stati portati all'attenzione del Municipio Valpolcevera da Alessio Bevilacqua, consigliere della delegazione per Fratelli d'Italia, che ha formulato una mozione oggetto di discussione nel prossimo consiglio municipale: «Si tratta di tre insediamenti davvero precari per le condizioni igieniche pessime, un qualcosa di davvero inaccettabile anche per le stesse persone che ci vivono e che, alla fine, trasformano quelle aree in vere e proprie discariche», sottolinea il consigliere Bevilacqua che ricorda anche alcuni precedenti nelle stesse zone: «Nel gennaio 2010 a Morigallo, quindi proprio in questo Municipio, in un accampamento abusivo di zingari per un caso fortuito è divampato un incendio che avrebbe potuto uccidere delle persone - ricorda il consigliere del centrodestra -. La cosa triste sta proprio nel fatto che la Civica amministrazione sapeva della situazione di quel campo ma non era mai intervenuta». Come dire: attenzione che la situazione può ripetersi. Non sgomberare queste aree prive di qualsiasi tipo di controllo potrebbe portare a rischi seri: meglio intervenire piuttosto che una finta solidarietà.


Anche perché nella zona di Bolzaneto sale la tensione tra gli abitanti come spiega lo stesso Bevilacqua: «Ci sono state diverse segnalazioni alle forze dell'ordine per aggressioni e scippi da parte di queste persone. La gente comincia ad essere stufa di sopportare, meglio stare attenti e procedere allo sgombero delle aree».

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