(...). Ma sommando il valore incassato come prima rata Imu dal Comune di Santa Margherita 3milioni e 530mila euro e moltiplicandolo per le due rate dell'imposta, si ottiene il totale di 7 milioni e rotti, quando la previsione del Ministero indicava per il 2012 un incasso pari a 9 milioni 849mila euro, con una sovrastima di 2 milioni e 789mila, come si legge nella lettera inviata dall'amministrazione di Santa Margherita al Mef. «I 9 milioni 849 il Ministero li ha calcolati sull'applicazione dell'aliquota base della normativa Imu - spiega l'assessore Raggi -, ovvero applicato il 4 per mille sulla prima casa e il 7.6 per mille per gli altri immobili, senza contare che il Comune di Santa Margherita si è discostata dalle aliquote base facendo diverse differenziazioni». Dopo una serie di lunghi e complicatissimi calcoli e ricalcoli, in base alla differenza di incasso tra la vecchi Ici e l'Imu che Roma ha sbagliato, attribuendo al Comune di Santa Margherita un guadagno di tre milioni e rotti in più, riapplicando insomma tutte le voci e gli iter del Ministero, l'amministrazione del levante ha scoperto non solo che non doveva dare al governo nemmeno un centesimo di quelli richiesti, ma che può vantare un credito nei confronti dello Stato.
«Abbiamo fatto una prima raccomandata ad aprile - continua Raggi - ma non è servita a nulla. Abbiamo fatto il bilancio e a fine giugno la verifica degli incassi Imu. Quindi abbiamo spedito al Ministero una seconda raccomandata per dire che si sono sbagliati. Usando gli schemi ministeriali, non siamo noi a dover dare a loro 2 milioni e 480, ma sono loro a dovere indietro a noi 309mila euro». Il risultato? «Il Ministero ci ha risposto rivedendo tutte le entrate, ha accolto la nostra domanda rideterminando le entrate Imu, cancellando i due milioni e rotti e riconoscendoci 255mila euro».
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