In un’Italia al buio, i riformisti accendono la lampadina

In un’Italia al buio, i riformisti accendono la lampadina

«L’Italia è al buio», una scritta bianca su sfondo nero. Così si presenta il depliant di invito che accompagna Raffaella Della Bianca verso l’incontro numero zero della sua nuova avventura politica. Il battesimo genovese avverrà mercoledì prossimo alle 17.45 al Teatro della Gioventù, quando la consigliere regionale si presenterà sotto una nuova veste. Lei che forzista della prima ora, dopo tre mandati in consiglio comunale ed uno in consiglio provinciale, era stata eletta con il Popolo della Libertà a suon di preferenze nel 2010 ha scelto di uscirne la scorsa primavera per aderire al progetto dei Riformisti italiani. Alzerà il sipario su un percorso a respiro nazionale che vuole restituire all’elettorato moderato e riformista lo stesso entusiasmo che dimostrò quasi vent’anni fa con la nascita di Forza Italia. «Stiamo percorrendo la stessa strada che fece Silvio Berlusconi che ha sempre vinto quando ha annunciato le grandi riforme per ristrutturare il Paese - spiega Raffaella Della Bianca -. Ora una riforma dello Stato non può più attendere».
Così il vero programma del nuovo movimento politico ha un solo grande obiettivo: riscrivere la Costituzione attraverso una Assemblea Costituente quasi settant’anni dopo quella che ha scritto l’attuale Carta. Alla faccia di chi pensa che la Costituzione sia sempre attuale: «Abbiamo uno Stato molto vecchio, molto ampio, molto costoso e molto lento. I tempi cambiano ma l’Italia non si adegua, è in ritardo e sta facendo perdere ogni stimolo agli investitori - commenta la consigliere regionale -. Un esempio spiega al meglio la situazione del nostro Paese: i terremotati dell’Emilia chiedono non soldi, non sussistenza allo Stato, ma di essere liberati dalla opprimente burocrazia per avere la possibilità di ripartire». Realizzare un’assemblea costituente: boutade per proporre qualcosa di nuovo o percorso davvero fattibile? A quanto pare l’idea è più serie di quello che si pensi considerato che il movimento di Stefania Craxi sta partendo con una raccolta firme per indire l’elezione della nuova assemblea con metodo proporzionale: «Ovvio che non vogliamo accontentarci delle 45.000 firme necessarie ma riuscire a fare di più, magari arrivare ad 1 milione per far capire come ricostruire questo Stato sia la priorità che la gente chiede alla politica - prosegue Della Bianca -. Nessun parlamento, né questo né il prossimo, sarebbe in grado di realizzare una vera riforma Costituzionale: ci vuole un’assemblea ad hoc». Così mercoledì sera inizierà la raccolta anche per Genova e la Liguria. In sala con Della Bianca ci saranno anche consiglieri comunali di ieri e di oggi ed amministratori sul territorio. Ma anche dirigenti nazionali del movimento. Nomi top secret, Raffaella Della Bianca non svela nulla perché al centro di tutto, dice lei, c’è la proposta politica che conta molto di più delle facce che portano avanti il progetto.
Tagli agli sprechi, regole più snelle, semipresidenzialismo come forma di governo con un parlamento formato da una sola camera formata da metà del numero dei parlamentari attuali stanno alla base della nuova iniziativa a cui Della Bianca ha aderito «senza tradire nessuno - tiene a ribadire -.

Vedo che i sondaggi nazionali danno il Pdl intorno al 15 per cento, credo sia possibile andare a recuperare proprio quell’elettorato che non crede più in quel simbolo. Noi, ovviamente, restiamo attenti ad una federazione dei moderati perché il riformismo sta da questa parte: i veri conservatori sono stati storicamente i comunisti».

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