Germania: "No impegno in Libia, ma rafforziamo quello in Afghanistan"

La Merkel si è offerta di ridurre il carico in Afghanistan ai Paesi impegnati attivamente in Libia

Germania: "No impegno in Libia, ma rafforziamo quello in Afghanistan"

Berlino - La Germania è stata, fin dall'inizio della crisi libica, una delle nazioni più contrarie all'intervento militare. Ora, dopo la risoluzione Onu, evita l'impegno attivo, ma supporta gli alleati riducendone il carico su altri fronti. Il cancelliere tedesco Angela Merkel, infatti, ha affermato che il suo Paese è disposto a partecipare a missioni di ricognizione aerea in Afghanistan. In questo molto le truppe degli altri Stati potranno intervenire per garantire il rispetto della no-fly zone sulla Libia. La Merkel ha detto di essere in trattative con l'Alleanza per sapere "se possiamo assumerci dei compiti nel quadro dell’intero carico della Nato, per esempio rispetto agli Awacs in Afghanistan". Ieri la Germania si è astenuta al Consiglio di Sicurezza dell’Onu quando è stata votata la risoluzione sulla Libia.

Il rischio della Germania Berlino ha adottato fin dall’inizio un atteggiamento molto cauto sulla Libia, preferendo imporre soprattutto sanzioni economiche e finanziarie contro il regime di Muammar Gheddafi, piuttosto che un attacco militare. Un atteggiamento che conferma l’avversione della società tedesca per il rischio, e il ripudio di avventure militari dopo gli orrori del nazismo e della Seconda Guerra Mondiale. Tuttavia la Germania si era fortemente impegnata per entrare nel Consiglio di Sicurezza - dove aspira in futuro ad un seggio permanente - ed è stato l'unico paese del campo occidentale ad astenersi.

La proposta di oggi potrebbe essere quindi un modo per non danneggiare la sua statura internazionale. La Merkel sarà comunque presente domani al vertice Ue-Lega Araba-Unione Africana sulla Libia convocato a Parigi dal presidente francese Nicolas Sarkozy.

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