Giovani, carini e in cerca di buche

Un gruppo di giovani «investigatori» gira per Roma. Indossano giacche arancioni, qualcuno ha uno scenografico (ancorché inutile) casco da cantiere, con sé portano coni stradali, sacchi di sabbia, gessetti, megafoni e palette. Questo allegro gruppo di buontemponi sono i giovani di Rutelli. Anzi, visto che nel Pd pare brutto non usare un po’ di inglese, che fa così cittadino del mondo, sono gli «Under 30». Poveri ragazzi, per farsi notare ieri hanno annunciato di essere sensibili ai problemi dei motociclisti (si immagina anche a quelli «Over 30») e degli utenti delle due ruote in genere e hanno deciso di dare «la caccia» alle buche che «dissestano il manto stradale» per segnalarle «con indicazioni luminose o cerchiandole con i gessetti» fino a tapparle. Per la loro scabrosa indagine i Rutelli-boys (si noti l’inglese) certo non hanno dovuto ingaggiare Maigret o Sherlock Holmes. Di buche Roma è piena (anzi: full) e i ventenni del Pd, ancorché in forze ed entusiasti, hanno tenuto a sottolineare che la loro azione è «simbolica». Altrimenti, sai che faticaccia.

«Vorremmo che la prossima amministrazione non evitasse il problema, ma lo affrontasse con decisione». Un auspicio per Rutelli, una stoccata per Veltroni. Touché, ci verrebbe da scrivere. Se solo fosse una parola inglese.

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