«Giustizia», luci e ombre del sistema giudiziario

I processi più controversi del 2010. Le grandi storture del sistema giudiziario italiano. La lotta tenace dello Stato alla criminalità organizzata. La cronaca puntuale dei processi penali più significativi degli ultimi anni. La nuova epoca delle vaste e improrogabili riforme nella giustizia che il Paese e il governo dovranno affrontare. Le grandi problematiche del vecchio Statuto dei lavoratori e della sua riforma. I conflitti giuridici nel mondo del lavoro. Il prossimo numero di Giustizia, il periodico dell’elite del Diritto, edito da Golfarellli Editore, in edicola con il Giornale, è dedicato ai migliori professionisti del diritto, a quegli avvocati che si sono distinti in un anno così difficile come quello che sta per concludersi.
Interviste esclusive, approfondimenti sul panorama legale, analisi curate da autorevoli firme giornalistiche, esperti del diritto e giuristi di chiara fama. Strumento unico nel panorama editoriale per le imprese, i dirigenti e i manager che richiedono un orientamento sul vasto mercato legale. Ampie e autorevoli rassegne di diritto civile, penale e amministrativo corredate da interventi di avvocati, tributaristi e specialisti in negoziazioni commerciali nazionali ed internazionali di comprovata statura giuridica.
«Giustizia è il prestigioso strumento di informazione il cui aspetto divulgativo in materia di diritto consente di orientarsi verso quegli studi e quei professionisti di grande sapere giuridico, statura morale e onestà intellettuale - afferma l’editrice Maria Elena Golfarelli la quale, con questo periodico, ha dato vita a un lucido strumento rivolto ad aziende e cittadini per individuare validi consulenti nelle strategie d’impresa e nella vita quotidiana -; l’interazione con le istituzioni lo rende il mezzo editoriale più rappresentativo a servizio del tessuto imprenditoriale. dà voce ai protagonisti della giustizia, quelle persone che ogni giorno lavorano perché l’applicazione della legge garantisca la libertà di tutti e il rispetto delle democrazia nel nostro Paese. Sono avvocati, uomini dello Stato e giuristi la cui statura intellettuale e morale dà luce e dignità alla giustizia italiana. Allo stesso tempo Giustizia intende analizzare i casi processuali che hanno fatto la storia del nostro Paese. Denunciare le storture del sistema giudiziario ed anche evidenziarne i meriti; avviare, stimolare e portare avanti dibattiti su tematiche di interesse generale».
Negli ultimi anni, i difficili scenari economici internazionali e del nostro Paese hanno imposto agli imprenditori importanti ristrutturazioni e pianificazioni, soluzioni aziendali sempre più responsabili e concrete, immediate e spesso severe. «In questa realtà in divenire - continua Maria Elena Golfarelli - Giustizia vuole porre l’accento, in primo luogo, sulla cultura della legalità e l’operato delle forze armate contro una criminalità nuova e sempre più agguerrita. Poi, sulla cultura e gestione d’impresa perché la giustizia sta anche nel lavoro quotidiano di chi crea ricchezza e occupazione. Nessuna impresa può crescere e tutelarsi senza il prezioso supporto di quelle professionalità - dall’avvocato, all’advisor - in grado di accompagnare e sostenere l’imprenditore nella sua attività quotidiana».
Applicare correttamente la giustizia è essenziale tanto quanto pensarla. «Per questo si può affermare, senza paradossi - continua Golfarelli - che esiste una giustizia giusta e una giustizia sbagliata.

Non si può rispondere adeguatamente alle esigenze di un Paese senza contare su una magistratura efficiente che ristabilisca, causa dopo causa, gli equilibri profondi della società, le fondamenta su cui si innesta anche il fare del governo. Una sfida importante attende la giustizia italiana. La trasformazione di un sistema fondato su tre cardini fondamentali: certezza della pena, tempi rapidi e indipendenza della magistratura».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica