Il governo degli zombie

Come sta la maggioranza? Molto bene, come risulta dall'autopsia. Povero governo, piccolo zombie senza tregua, anima perduta che s'aggira per il Paese credendo di essere ancora vivo. Ma lo vedete? Sembra di essere in uno di quei film un po' ridicoli, con la casa degli spiriti, le assi sconnesse, l'orologio cucù e il pavimento che scricchiola ad ogni passo. Manca solo che salti fuori il fantasma Formaggino, e zac poi, che bello, arriva di sicuro la sigla finale.
«Prodi mangerà il panettone a Palazzo Chigi?», hanno chiesto ieri a Berlusconi. E lui: «Sì, se qualcuno lo invita». Non è splendido? Ma sì, meglio che al cabaret: la maggioranza fa ridere. Perde i pezzi in Senato, s'incaglia con i sindacati, oscilla sulle pensioni, non si mette d'accordo sull'economia, litiga sulla giustizia. Per anni ha faticato a darsi un tono, ora fatica persino a darsi un Tonino. Sarebbe perfetta, se anziché condurre il Paese, dovesse condurre lo Zelig show.
Dice Berlusconi che ci sarebbero dei senatori già pronti a buttare giù Prodi. Chi sono? Non si sa, però alcuni hanno già detto che non votano le proposte del ministro Damiano sulla riforma delle pensioni. Fra questi c'è anche Lamberto Dini che, per non sbilanciarsi, si dice prima «pessimista» e poi «imbestialito». Non male, no? Ma verrebbe da chiedere: c'è qualcuno dentro l'Unione, da Mastella a Bertinotti, che in questo momento non è imbestialito per qualcosa? «Prodi deve avere uno scatto d'orgoglio», dice ancora Dini, che è uomo di polso, oltre che di polsini. Ma anche lui sa che, a questo punto, è un po' come chiedere a un'ameba di fare salto in alto.
Ma che scatto, suvvia. Prodi va a correre, si allena, eppure in questo momento un paracarro ha più possibilità di scattare di lui. Secondo i sondaggi la fiducia degli italiani nel premier è calata al 24 per cento. E il Partito democratico? La discesa in campo di Veltroni avrebbe spostato appena l'1,5 per cento dei consensi. Ma poi non c'è mica bisogno dei maghetti del Divin Numerino per capire che gli italiani non ne possono più di un governo che non riesce nemmeno a mettersi d'accordo su che cosa litigare. Un governo di zombie, che è già morto ma non lo sa ancora. E perciò va avanti, fa finta di nulla. O, meglio, ci prova, continuando a galleggiare sulla cresta dell'onta.
Poi dicono che c'è un vuoto in politica. Considerando l'attuale esecutivo, ormai ce ne sono almeno due. Se qualcuno ha trovato una maggioranza è pregato di consegnarla all'Ufficio Oggetti Smarriti. Che pena: pare che Prodi quest'estate non vada nemmeno alle feste di partito. Ripicca? Paura dei fischi? Depressione? Mah.

Se va avanti così, però, altro che panettone: a Palazzo Chigi non mangerà nemmeno le caldarroste. O il pan dei morti. Perché è vero che tutte le cose belle finiscono presto. Ma anche quelle brutte non possono mica durare troppo.

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