Sì del Cdm alla Manovra da 30 miliardi. Meloni: “Mette al centro i cittadini, le famiglie e la Nazione”

Semaforo verde del Consiglio dei ministri alla Manovra di Bilancio, che per il 2025 avrà un valore di 30 miliardi lordi, in linea con l'approccio "serio e responsabile" del governo

Sì del Cdm alla Manovra da 30 miliardi. Meloni: “Mette al centro i cittadini, le famiglie e la Nazione”
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Il Consiglio dei ministri di questa sera è stato particolarmente intenso. Sul tavolo di Palazzo Chigi, oltre al Documento programmatico di bilancio da inviare a Bruxelles, anche la Manovra di Biancio, che l'esecutivo vuole consegnare nelle mani della Camera dei deputati già il prossimo 20 ottobre per rispettare la tabella di marcia. Con poche risorse e molte voci di spesa, il lavoro per trovare la quadra ha richiesto molto tempo e impegno, oltre a numerose discussioni. "Come abbiamo sempre detto e chiesto, non ci sarà nessun aumento di tasse", ha dichiarato il vicepremier Antonio Tajani all'uscita dalla Camera dei deputati prima di recarsi a Palazzo Chigi. Nessuna tassa nemmeno sulle banche, era ciò che il ministro degli Esteri intendeva ai microfoni dei giornalisti.

"Previsti in manovra economica 3,5 miliardi da banche e assicurazioni da investire in Sanità, come la Lega ha sempre auspicato. Bene così", ha scritto Matteo Salvini sui social durante il Consiglio dei ministri. Il Mef rende noto che il disegno di legge di bilancio, in linea con l'approccio "serio e responsabile" dei provvedimenti economici approvati finora dal Governo, dispone interventi con effetti pari, in termini lordi, a circa 30 miliardi nel 2025, più 35 miliardi nel 2026 e oltre 40 miliardi nel 2027. Tenuto conto del nuovo quadro di regole europee e del contesto economico, influenzato dall'incertezza globale del conflitto russo-ucraino e al peggioramento della crisi in Medio Oriente, le misure contenute nel provvedimento si concentrano sulla "riduzione della pressione fiscale e sul sostegno ai redditi medio-bassi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati".

Con la legge di Bilancio si rendono strutturali gli effetti del taglio del cuneo e l’accorpamento delle aliquote Irpef articolata su tre scaglioni già in vigore nell’anno in corso. È stata confermata anche per il triennio 2025-2027, la tassazione agevolata al 5% dei premi di produttività erogati dalle aziende ai lavoratori. È stata introdotta anche una "Carta per i nuovi nati" che riconosce 1000 euro ai genitori entro la soglia Isee di 40 mila euro per far fronte alle numerose prime spese per ogni nuovo nato.

Tra le altre coperture rilevanti, si legge, anche "contributi del settore bancario e assicurativo". Giorgia Meloni dai social ha dichiarato: "Come avevamo promesso, non ci saranno nuove tasse per i cittadini. Inoltre, rendiamo strutturale il taglio delle tasse sui lavoratori, e 3,5 miliardi provenienti da banche e assicurazioni saranno destinati alla Sanità e ai più fragili per garantire servizi migliori e più vicini alle esigenze di tutti". Con questo governo, "l’Italia guarda al futuro con una legge di bilancio che mette al primo posto il lavoro e il benessere degli italiani".

La manovra conferma per il Mezzogiorno gli incentivi finalizzati all’occupazione dei giovani e delle lavoratrici.

Sono stati confermati la decontribuzione in favore delle imprese localizzate nella Zes e gli incentivi all’autoimpiego nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica. Sono state stanziate le risorse per assicurare l'andamento della spesa per investimenti pubblici sia coerente con i requisiti della nuova governance europea, in particolare nel settore della Difesa.

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