"Non abbiamo paura...". E la Meloni poi traccia la road map

Il presidente del Consiglio traccia la rotta del governo: "Lavoriamo per rivoluzionare l'Italia, non per mantenere lo status quo. Abbiamo la forza e la determinazione di andare fino in fondo"

"Non abbiamo paura...". E la Meloni poi traccia la road map

Il centrodestra, forte del mandato ricevuto dagli elettori a settembre dello scorso anno, vuole portare avanti il programma per rilanciare le sorti dell'Italia imboccando la strada della crescita e della ripresa economica. La situazione è certamente complessa ma, come fatto notare da Giorgia Meloni, è necessario cambiare passo rispetto al passato e favorire un nuovo approccio: "Lo Stato deve essere un alleato delle imprese, non un avversario come spesso è stato".

L'alleanza con le imprese

Il presidente del Consiglio è intervenuto attraverso un videomessaggio per il 75esimo anniversario di Confapi per tracciare la rotta e confermare la volontà di mettere in campo una visione del tutto nuova: "Lo Stato deve risolvere problemi e non crearne. Deve creare le condizioni affinché chi vuole fare impresa possa farlo senza trovare nelle istituzioni un ostacolo e premiare chi si rimbocca di più le maniche".

Meloni ha elencato i pilastri principali (la riduzione del carico fiscale, la lotta all'evasione, il taglio della burocrazia) che a suo giudizio hanno già caratterizzato i provvedimenti dell'esecutivo "dalle misure contro il caro bollette alle misure sugli incentivi alle imprese, dalla lotta alla concorrenza sleale fino alla nascita del difensore civico delle imprese, dal nuovo codice degli appalti alla delega fiscale" approvata pochi giorni fa in Consiglio dei ministri.

D'altronde Meloni su questo punto è stata sempre chiara, sostenendo che il compito dello Stato è quello di mettere le aziende nelle condizioni migliori per creare ricchezza e occupazione. "L'economia reale è il core business di questo governo. È per noi sinonimo di posti di lavoro, di ricchezza e benessere. Il nostro lavoro è ispirato a un principio semplice: sono le aziende e non è lo Stato a creare ricchezza e occupazione", ha ribadito.

La riforma del Fisco

Tra le azioni più significative dei primi mesi di vita del governo rientra sicuramente la riforma del Fisco, che mantiene fede agli impegni presi in campagna elettorale visto che riduce la pressione fiscale per le aziende e pone le basi per aumentare l'occupazione. Il tutto passa mediante la progressiva riduzione delle aliquote Irpef, il superamento dell'Irap, la nuova Ires a due aliquote e l'estensione della flat tax per tutti entro la fine della legislatura.

Meloni ha annotato che "questa è solamente la cornice perché sono molte le novità introdotte". La delega fiscale è da intendersi come una svolta necessaria per il nostro Paese, anche perché è stata pensata proprio "per stimolare la crescita dell'economia italiana con una migliore efficienza della struttura delle imposte".

Gli obiettivi del governo

I traguardi che il presidente del Consiglio vuole centrare riguardano, ad esempio, quello di rendere l'Italia l'hub energetico d'Europa e investire in maniera strutturale per difendere il nostro Made in Italy. Meloni ha sottolineato che in passato il nostro Paese ha già dovuto fare i conti con una "mancanza di visione" che inevitabilmente ha "frenato la crescita e reso purtroppo la Nazione dipendente dall'estero in troppi settori".

Il capo del governo ha riconosciuto che il progetto per il futuro è molto "ambizioso" e che lungo il percorso non mancheranno le insidie e gli ostacoli. "Ma noi non abbiamo paura, non ci manca il coraggio, la visione e il rispetto per i cittadini", ha però assicurato.

Aggiungendo che la volontà è proprio quella di "lavorare h24 sette giorni su sette" con la consapevolezza che il voto degli italiani non dovrà essere usato "per mantenere lo status quo". L'obiettivo è ben definito: "Rivoluzionare questa Nazione. Abbiamo la forza e la determinazione di andare fino in fondo. È un cammino difficile ma che non ci spaventa".

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