
Su invito del presidente del Consiglio Giorgia Meloni il governo ha proclamato stamattina cinque giorni di lutto nazionale per la morte di Papa Francesco che prevederà dalle bandiere degli edifici pubblici a mezz'asta agli eventi ridotti per le autorità pubbliche.
Cosa significa
Secondo la circolare che regola questo tipo di situazione, le bandiere degli edifici pubblici sono poste a mezz'asta secondo le indicazioni della presidenza del consiglio dei ministri, ferma la disciplina delle bandiere militari. Allo stesso modo il ministero degli Affari Esteri fornisce istruzioni ai titolari delle rappresentanze diplomatiche e consolari italiane e può chiedere ai rappresentanti diplomatici e consolari stranieri accreditati presso lo Stato italiano l'esposizione delle bandiere a mezz'asta.
Nel periodo di lutto le autorità pubbliche si astengono da impegni sociali, fatta eccezione per le manifestazioni di beneficenza. La giornata di lutto nazionale non è riconosciuta come giorno non lavorativo quindi non comporta automaticamente la chiusura di scuole, uffici e autorità. Può essere però deciso di osservare un minuto di silenzio in segno di raccoglimento
Quando viene dichiarato il lutto nazionale
Viene proclamato nel caso della scomparsa di personalità di altissimo rilievo e di eventi drammatici che colpiscono profondamente il Paese. Furono per esempio proclamati tre giorni di lutto per la morte di Giovanni Paolo II. Venne proclamato il lutto nazionale anche per la morte dell'ex leader di Fi ed ex premier Silvio Berlusconi. E accadde inoltre in occasione di eventi drammatici per il Paese come ad esempio il terremoto, eventi legati al maltempo o tragedie come il crollo del Ponte Morandi
Gli eventi che verranno modificati
Il governo ha già fatto sapere che le partite di calcio solo di sabato 26 aprile, giorno dei funerali di Papa Francesco, non si svolgeranno. Anche i concerti e gli altri eventi culturali, che non siano di beneficenza, potranno subire modifiche o cancellazioni. Nessuna modifica è invece prevista da parte delle autorità alle manifestazioni per il 25 aprile che proprio quest'anno celebra gli 80 anni della liberazione dal regime nazi-fascista.
Il ministro Musumeci, al termine del Consiglio dei ministri dove è stato proclamato il lutto nazionale, ha spiegato che: "Tutte le cerimonie sono consentite, tenuto conto del contesto e quindi con la sobrietà che la circostanza impone a ciascuno".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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