La norma sul Pos sta per essere stralciata o rimodulata, ma al tempo stesso il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha annunciato che eventualmente si troverà un modo per non danneggiare gli esercenti. La manovra sta entrando nel vivo e si stanno passando al vaglio tutte le misure che potrebbero subire delle modifiche rispetto alle origini. Novità stanno per arrivare sui pagamenti elettronici, su cui il governo intende muoversi per evitare di far ricadere sui commercianti il peso dei vari costi da affrontare.
La norma sul Pos
Si sta riprendendo l'esame delle proposte emendative nell'ambito della legge di Bilancio. Potrebbe essere stralciata o rivista la norma che prevede di eliminare le multe per gli esercenti che non accettano pagamenti con il Pos sotto i 60 euro. Sandra Savino, sottosegretario all'Economia, ha confermato che l'esecutivo di centrodestra "sta valutando tutte le ipotesi possibili".
In questi giorni il governo ha preso in forte considerazione la possibilità di partorire una misura che introduce la soglia di 60 euro sotto la quale ai commercianti è riconosciuta la facoltà di rifiutare i pagamenti elettronici. Fonti di maggioranza, riferisce l'Ansa, fanno sapere che si sta valutando se annullare il tutto o abbassare da 60 a 30 euro la soglia. Tuttavia, anche se dovesse saltare, ci sarebbe un intervento per alleggerire i costi a carico dei commercianti. Anche su questo tema è atteso l'intervento del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti in serata, alle 21.30, in commissione Bilancio.
L'opzione "no-commissioni"
Comunque sul tavolo c'è un'opzione lanciata dal presidente Meloni che, lasciando Palazzo Madama dopo il concerto di Natale, si è così pronunciato sul tema dell'obbligo del Pos: "Se non ci sono i margini ci inventeremo un altro modo per non fare pagare agli esercenti le commissioni bancarie sui piccoli pagamenti". Il primo ministro ha sottolineato che quello del Pos rappresenta un obiettivo del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) "e quindi lo stiamo trattando con la Commissione".
Nel frattempo va avanti il dialogo con le opposizioni su alcuni ritocchi condivisi sulla legge di Bilancio. L'esecutivo potrebbe togliere dal proprio maxi-emendamento la norma sul Pos per approvarla con la riformulazione di emendamenti parlamentari.
I lavori della commissione procedono a singhiozzo, con le opposizioni che si sono compattate nel chiedere al ministro Giorgetti di anticipare il proprio intervento. Sembra però restare in piedi l'intenzione di chiudere i lavori alla mezzanotte di domani con il mandato al relatore.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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