Da tempo non si hanno notizie sul califfo del terrore Abu Bakr al Baghdadi. Il quotidiano britannico The guardian, qualche settimana fa, aveva annunciato che il califfo era stato ferito gravemente da un drone americano mentre si stava dirigendo a nella regione di Al Baaji, ad ovest di Mosul. Successivamente, fonti dell'intelligence irachene e iraniane avevano rilanciato la notizia che al Baghdadi sarebbe morto in Israele, proprio in seguito all'attacco americano. Queste fonti non sono state né smentite né confermate.
Sono quindi poche e confuse le notizie sulla sorte di Al Baghdadi. Come scrive il Corriere, però, "sembra che il Califfo abbia subito danni irreparabili alla spina dorsale, che hanno costretto il movimento a designare un nuovo leader: Abu Alaa al Afri, mentre arriva la notizia che l’Isis avrebbe ucciso almeno 300 prigionieri yazidi (600 secondo fonti curde)".
Tra Al Baghdadi e Al Afri ci sarebbero somiglianze e differenze. Come scrive il Jerusalem post, a differenza di Al Baghdadi, il nuovo leader dell'Isis sarebbe "più brillante e con miglior capacità relazionali. È un ottimo oratore e ha un forte carisma". Al Afri d'altro canto è, come Al Baghdadi, organico al movimento jihadista, come scrive il Corriere: "È "nato" qaedista, ha combattuto in Afghanistan ed ha fatto parte del Consiglio dei mujaheddin, una delle formazioni più agguerrite contro la presenza Usa. Di origini turkmene, ex insegnante, Al Afri — come Al Baghdadi — è stato catturato e detenuto in un campo di prigionia gestito da iracheni e statunitensi".
Non appena è tornato libero, al Afri ha fatto il possibile per farsi notare e per assumere un ruolo
di rilievo all'interno delle organizzazioni terroristiche. Secondo alcune fonti di intelligence irachene, al Afri starebbe cercando di inglobare i guerriglieri di Al Nusra all'interno dello Stato islamico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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