La Grecia è nel baratro: "Aiuti per 135 miliardi" Giù il rating spagnolo

L’aiuto finanziario tedesco sarà approvato il 7 maggio. Ma i 45 miliardi di euro potrebbero non bastare. Da Fmi e Ue arriva un nuovo piano da 135 miliardi di aiuti in tre anni. L'Fmi avverte: "La situazione peggiora". Risparmi, come difenderli

La Grecia è nel baratro: 
"Aiuti per 135 miliardi" 
Giù il rating spagnolo

Atene - L'Europa ha paura, ma non è sconfitta. Il premier greco Giorgio Papandreou ha invitato il Vecchio Continente ad assumersi "le sue responsabilità" per evitare che "l’incendio si propaghi". L’aiuto finanziario tedesco alla Grecia potrebbe essere approvato il 7 maggio. Con un impegno promesso pari a 8,4 miliardi di euro, su di un totale di 30 miliardi della zona euro, la Germania sarà il maggior contributore al piano di salvataggio della Grecia, che includendo il contributo dell'Fmi salirà a 45 miliardi. Ma gli aiuti alla Grecia dall’Unione europea e dal Fondo potrebbero non bastare ad evitare che la crisi del debito di Atene finisca fuori controllo. E per questo il nuovo piano di aiuti potrebbe ammontare a 135 miliardi di euro in tre anni. Intanto S&P ha rivisto al ribasso anche il rating della Spagna che passa a AA con outlook negativo. 

La Grecia all'Ue: "Intervenire" La Grecia chiede insistentemente l'intervento di Bruxelles. Secondo Papandreou la crisi è un problema che riguarda tutti, e i paesi dell’Ue debbono agire per "evitare che l’incendio si propaghi all’economia internazionale". Il premier ha assicurato che i negoziati con Ue-Fmi "si stanno concludendo" ed egli vigilerà affinché gli aiuti che giungeranno non vadano sprecati e invece "servano il bene del paese". Il governo sarebbe intenzionato continuare la battaglia per "profonde riforme strutturali per cambiare il paese, perché la Grecia vuole e deve cambiare". Tuttavia lo stesso governo greco ha rifiutato di prevedere i tagli salariali richiesti da Commissione europea, Fmi e Bce. Il ministro dell’Occupazione Andreas Loverdos ha accusato i sindacati che hanno indetto numerosi scioperi nel paese di boicottare gli sforzi del governo per superare la crisi: "Faccio appello a un comportamento e a una strategia che aiuti il pese e contribuisca all’uscita dalla crisi".

Gli aiuti della Germania Il governo tedesco chiederà al parlamento l’approvazione di aiuti alla Grecia fino a 8,4 miliardi di euro nel 2010 e per un ulteriore ammontare non specificato nel 2011 e nel 2012. Secondo quanto riportato dall’agenzia Dow Jones i dettagli del progetto di legge, compresi gli importi, saranno definiti domenica quando la grecia dovrebbe terminare i negoziati col fmi e la commissione europea sul piano triennale di riduzione dell’indebitamento. L’importo indicato per il 2010 corrisponde, rispetto a un totale di aiuti di 30 miliardi, alla quota parte della germania nel capitale della bce (27,92%). 

Bce e Fmi: "Decidere rapidamente" Continua il pressing del presidente della Bce, Jean Claude Trichet, sulla Germania. In missione a Berlino, il numero uno della Banca centrale ha infatti rimarcato l'assoluta necesstà di "una rapida decisione del Parlamento tedesco". Trichet si è detto "pienamente fiducioso" che "avremo una buona conclusione" e che "tutte le decisioni saranno prese in pochi giorni". Poi l'avvertimento: "I negoziati sono la chiave di tutto". Sulla stessa linea anche il direttore generale dell'Fmi, Dominique Strauss-Kahn: "E' importante che il programma di aiuti alla grecia parta quanto prima anche se i negoziati con il governo di atene sono stati difficili. Ogni giorno perso è un giorno in cui la situazione peggiora e peggiora".

Indici in deciso recupero Dopo pesanti perdite all’indomani del doppio declassamento registrato dai titoli pubblici di Grecia e Portogallo da parte dell’agenzia di rating Standard & Poor’s, nel primo pomeriggio gli indici europei hanno recuperato velocemente terreno. Parigi ora cede solo lo 0,04% e Francoforte lo 0,15%, Londra sale dello 0,15% mentre a Milano il Ftse Mib cede lo 0,43% e l’All Share lo 0,49%. Stabile Atene a +1,15%.

A risollevare il sentiment sui mercati sono state le dichiarazioni della Commissione europea, secondo cui non vi è nessun rischio di effetto contagio, e la decisione di Berlino di approvare il pacchetto aiuti fino al 2012.

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