Imboscate contro i Ka-52 russi: così Kiev ha abbattuto gli "alligatori" armati di Putin

Gli elicotteri russi Ka-52 non sono "imbattibili". Gli ucraini hanno teso un'imboscata a Belgorod, dimostrando che anche nelle fasi di ritirata hanno la capacità di infliggere duri colpi alle truppe di Mosca

Imboscate contro i Ka-52 russi: così Kiev ha abbattuto gli "alligatori" armati di Putin
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La rovinosa ritirata delle truppe ucraine che hanno tentato il colpo di mano nel Kursk ormai è un fatto. Ma altrove, ovunque possano, le forze speciali di Kiev, coadiuvate dai servizi dell'intelligence militare, continuano a dare battaglia ai russi conducendo raid, azioni di sabotaggio e tendendo imboscate dietro le linee. Colpendo anche mezzi considerati "imbattibili", come i Kamov Ka-52 Alligator: gli elicotteri da combattimento più potenti dell'Aeronautica militare di Mosca.

È una guerra di guerriglia quella condotta dai commando ucraini che in Crimea hanno minato ponti e colpito navi essenziali per le linee di rifornimento, nel Mar Nero hanno condotto droni nel cuore dei porti nemici, e ora a Belgorod, già nota per l'incursione dei temerari piloti che a bordo dei due elicotteri sovietici "Hind" che incendiarono un deposito di carburante in attacco aereo a bassa quota, hanno teso una imboscata a una formazione di elicotteri composta dagli invincibili Ka-52, gli "alligatori" volanti di Putin.

L'imboscata delle forze speciali ucraine

Secondo quanto riportato dall’intelligence militare ucraina, l'imboscata tesa nel territorio russo che le truppe di Kiev stanno abbandonando, lasciando probabilmente trappole esplosive e mine come quella che ha ucciso la giornalista Anna Prokofieva, ha messo nel mirino quattro elicotteri, una coppia di Ka-52 e una coppia di Mil-Mi 8, probabilmente impegnati in missioni di supporto alle operazioni terrestri, che, come cita Gianluca Di Feo, possono trovare rifornimento posandosi su piccoli campi di volo avanzati che ricordano le tattiche del passato.

Gli uomini del Gur, l'intelligence militare di Kiev che ha composto dei commando che possono contare sulle informazioni del servizio segreto e sul braccio armato di incursori, avrebbe preso di mira proprio questi campi avanzati, penetrando dietro le linee e attendendo che le formazioni di elicotteri russi si posassero sulle piste improvvisate, per illuminare i bersagli e mettere a segno i razzi sparati delle batterie di Himars, il lanciarazzi multiplo leggero sviluppato e fornito dagli Stati Uniti.

Come è ormai nel loro stile, i primi a "mostrare" le loro vittorie sul campo sono stati i commando del Gruppo 13 armati di droni navali Magura V5, gli incursori delle "Special Operations Forces" hanno diffuso un video con tanto di musica da meme finale dove i potenti Ka-52 Alligator vengono investiti dalla pioggia di fuoco innescata dal tiro fulmineo degli Himars, ripreso da un piccolo drone da ricognizione.

Il Ka-52 Alligator, potente ma non invincibile

Dall'inizio del conflitto gli ucraini hanno "reclamato" l'abbattimento di almeno 64 elicotteri Ka-52 Alligator, velivolo ad ala rotante noto per la sua "resistenza" ai colpi avversari. I rapporti dal fronte dichiarano che, in molti casi, l'Alligator, elicottero da combattimento biposto dotato di una vasta gamma di armamenti, viene "colpito dal nemico ma è in grado di proseguire il suo percorso". Una delle ragioni della sua sopravvivenza sul campo di battaglia è l'esistenza del sistema coassiale: se la sezione di coda è danneggiata, l'elicottero Kamov è ancora in grado di muoversi. Un altro motivo della sua sopravvivenza è la possibilità di volare con un solo motore. Se uno dei motori viene colpito sul campo di battaglia, l'elicottero è in grado di continuare a volare con l'altro motore". Questo gli ha consentito di guadagnarsi la sua fama, e di offrire un discreto vantaggio alle operazioni terrestri condotte dai russi in Ucraina, grazie alle prestazioni che gli consentono di fornire supporto aereo alle unità corazzate e meccanizzate che avanzano a terra.

Tra i suoi vantaggi, c'è la sua capacità di resistere alla guerra elettronica "non mirata", la quota di tangenza da cui può lanciare i suoi missili aria-superficie che trasporta sui pod alari, o azionare il suo cannoncino automatico Shipunov, e la loro autonomia operativa.

La sua distruzione "a terra" non rappresenta quindi una reale sconfitta, ma evidenzia ancora una volta le capacità dei commando di Kiev che stanno conducendo su ogni fronte efficaci raid per infliggere ai russi colpi non decisivi, ma quanto meno simbolici.

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